Gli Istituti Nautici delle Filippine declassati dall’Europa e dall’IMO

Il , unitamente alle scuole marinare (REE), è stato chiuso dopo le motivate accuse, da parte della Commissione Europea di scarsa qualità formativa. La stessa Commissione ha minacciato di non convalidare i relativi certificati e le rispettive qualifiche dei marittimi filippini, necessari all’imbarco.

Vana è stata la protesta da parte degli studenti per la chiusura delle scuole che ha compromesso il loro iter professionale. La protesta ha riguardato i 12000 studenti delle scuole e dell’Istituto marittimo  sia di Manila che di Quezon City; anche perché il governo filippino ha sospeso pure i corsi di laurea di ingegneria navale e di economia dei trasporti marittimi.

Il Segretario governativo per il lavoro e per l’occupazione, Rosalinda Dimapilis-Baldoz ha affermato: “Abbiamo adottato misure per chiudere i  tre istituti di istruzione superiore nonostante le forti pressioni delle parti interessate, a seguito di un rapporto deludente da parte dell’ marittima ESMA (European )”.

Infatti, il rapporto ESMA ha chiesto la revoca del riconoscimento degli standard formativi, relativi ai certificati di formazione e di addestramento operativo marittimo. Il paese delle Filippine è sotto continuo monitoraggio per essere finito nella “lista bianca” per segnalazione da parte dell’Organizzazione Internazionale Marittima (IMO).

Ed ancora, la Convenzione Internazionale sulle norme relative alla formazione, certificazione e servizio di guardia dei marittimi, la STCW (Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers), che include gli emendamenti di Manila 2010, sarà anche verificata la conformità ed i requisiti da parte delle scuole nautiche e dei centri di formazione professionale.