Gli spagnoli di Telefonica aumentano il loro vantaggio sugli americani di Puma, sopravanzati ieri, e lo portano a oltre 50 miglia. CAMPER mantiene la terza posizione e va alla caccia di una chance per recuperare, come fanno anche i francesi di Groupama 4. Grande lavoro per navigatori e tattici per interpretare correttamente la meteo dei prossimi giorni.
La navigazione in oceano può essere dura, molto dura, soprattutto con vento leggero. E, ieri, ne ha avuto prova diretta Ken Read, lo skipper di PUMA Mar Mostro quando i suoi avversari gli spagnoli di Telefonica si sono allungati in una brezza più sostenuta e con velocità più alte. Come ha detto con estrema lucidità lo stesso Ken Read: “Hanno messo la freccia a sinistra e non hanno mai guardato nello specchietto retrovisore.”
E così, l’eterno duello fra i due leader della classifica provvisoria ha vissuto un momento cruciale. Dopo aver condotto per gran parte del percorso, gli americani hanno dovuto cedere la prima piazza, e secondo gli ultimi rilevamenti gli iberici stanno via, via aumentando il loro vantaggio grazie alla rotta più orientale che hanno scelto. Secondo gli ultimi rilevamenti, il team di Iker Martínez ha quasi 52 miglia di riserva sugli americani, sebbene stia procedendo meno verso il sud e la linea del traguardo.
“Sfortunatamente, stiamo pagando il nostro errore. Malgrado siamo a est della zona di convergenza, Telefonica ha chiaramente più vento di noi, e il gap può solo aumentare. Mandiamo giù la pillola amara, ci prepariamo per un altro giorno di lotta e cerchiamo di non deprimerci. Ci sono ancora 2.500 miglia a Città del Capo, quindi non è detta l’ultima parola.” Ha dichiarato Ken Read
Intanto a bordo di CAMPER, il navigatore Will Oxley si trova davanti il dilemma della scelta strategica, con uno scenario di due sistemi di alta pressione nel sud Atlantico, separati da un fronte freddo. “Stiamo tenendo d’occhio il fronte perché sotto c’è poco o per niente vento. Sembra che la nostra rotta ci porti sotto l’alta orientale. La domanda è: quanto ci possiamo avvicinare a questa alta pressione?” Quanto più la barca neozelandese sarà vicina tanto minore la distanza al traguardo di Città del Capo, ma con il grande rischio di rimanere intrappolati in una zona di aria leggerissima.
Davanti a loro, sia Telefónica che PUMA Mar Mostro stanno entrando in venti più leggeri, il che è incoraggiante per pensare di poter recuperare terreno e diminuire il deficit di 169 miglia, come hanno fatto nelle ultime ore grazie a una velocità superiore di circa due nodi.
“Considerando una strategia a lungo termine dobbiamo cercare di rimanere davanti al fronte freddo ma ci stanno provando tutti. Fra poco le temperature si abbasseranno e le velocità potrebbero aumentare. Però non sembra che si possa usare questo sistema meteo per arrivare fino in Sudafrica visto che ci sarà una zona di venti leggeri da attraversare nelle ultime 400 miglia. Quindi potrebbe esserci una compressione della flotta, un riavvicinamento nell’aria debole“.
Al rilevamento delle 13 GMT Groupama 4, che si trova in quarta posizione, era la barca più veloce della flotta con una media di 16 nodi. I francesi stanno cercando di recuperare sugli avversari riducendo il pesante distacco che è arrivato a 418 miglia. Il Media crew member transalpino Yann Riou ha confermato che: “Siamo ancora alla caccia di un’opportunità di recuperare sui nostri rivali”.
Classifica provvisoria 19 novembre, alle ore 13 GMT
1. Team Telefónica (Iker Martínez), a 2.654,5 miglia da Città del Capo
2. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read) + 51,8
3. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +169
4. Groupama sailing team (Franck Cammas), +418,1
5. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1
5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1
Foto: Hamish Hooper/CAMPER ETNZ/Volvo Ocean Race