Abu Dhabi Ocean Racing ha annunciato il ritiro dalla prima tappa della Volvo Ocean Race alle 09.16 UTC/GMT (le 10.16 italiane) di oggi venerdì 11 novembre, dopo che la barca era tornata in regata giovedì, a seguito del disalberamento avvenuto nella prima notte di navigazione.
La decisione di Abu Dhabi Ocean Racing, riduce quindi a quattro il numero dei partecipanti alla tappa da Alicante a Città del Capo, per un totale di oltre 6.500 miglia, dopo che Team Sanya si era ritirato domenica a causa di un grave danno strutturale allo scafo.
Un portavoce dell’Abu Dhabi Ocean Racing ha dichiarato: “Malgrado gli enormi sforzi fatti dallo shore team per rimontare l’albero rotto la scorsa settimana in condizioni di forte vento e mare molto mosso, il team ritiene che la data di arrivo stimata a Città del Capo, sarebbe controproducente in vista della preparazione alla seconda tappa, soprattutto a causa dei venti molto deboli presenti ora in Mediterraneo. L’albero e l’attrezzatura di Azzam non hanno avuto problemi, e la decisione dipende puramente dalla tempistica” ha aggiunto.’
Abu Dhabi Ocean Racing si dirige quindi verso Lisbona, in Portogallo, dove si prevede possa arrivare sabato sera, la barca verrà poi spedita via mare a Città del Capo con un arrivo probabile il 28 novembre. La decisione garantisce al team di poter disporre di tempo sufficiente per assicurare che la barca e l’equipaggio siano pronti al 100% per la regata In-port di Città del Capo, in programma per il 10 dicembre.
“L’Abu Dhabi Ocean Racing è determinato nella volontà di ritornare in regata a Città del Capo.” Ha sottolineato il portavoce.
Il gruppo tecnico a terra di Abu Dhabi ha lavorato 24 ore su 24 per sostituire l’albero rotto in tre pezzi sabato notte, circa sei ore dopo la partenza della tappa, quando la barca è caduta nel cavo di un’onda molto alta mentre era in navigazione verso lo stretto di Gibilterra.
Lo skipper Ian Walker ha spiegato che: “Dal disalberamento poco dopo la partenza della tappa sabato il nostro team e (il produttore dell’albero) Future Masts hanno lavorato senza sosta per montare l’albero di scorta e capire le cause della rottura dell’armo originale. Abbiamo bisogno di tempo per apportare delle modifiche al sartiame a Città del Capo e l’unico modo per arrivare velocemente è via nave. Questa è stata una delle decisioni più difficili da prendere della mia vita, ma devo considerare non solo la sicurezza dell’equipaggio ma anche il progetto a lungo termine”.
L’olimpionico britannico ha proseguito dicendo: “Questa è solo la prima tappa di una regata molto lunga e con questa decisione, e molto duro lavoro, potremo essere pronti per la seconda. Sono particolarmente triste perché questa è la mia tappa favorita e tutto il team non vedeva l’ora di prendervi parte. Auguro a tutti gli altri equipaggi buon vento, li aspetteremo a Città del Capo per accoglierli”.