Iberdrola in-port race: gli equipaggi si preparano

Il colpo di cannone che darà il via alla 2011-12 risuonerà sabato alle 14 nella baia di Alicante quando le sei barche disegnate principalmente per correre sugli oceani, si ritroveranno a combattere per i primi punti, in un’adrenalinica regata costiera.

La di sabato segna il debutto di una competizione ai massimi livelli che durerà oltre otto mesi e che sarà caratterizzata dalla rivalità fra gli equipaggi di Abu Dhabi Ocean Racing, CAMPER with Emirates Team New Zealand, Groupama , PUMA Ocean Racing powered by BERG, Team Sanya e Team Telefónica.

Benché la Volvo Ocean Race sia conosciuta come la più importante regata oceanica in equipaggio al mondo, i sei team non si potranno permettere di “prendere sottogamba” anche le prove sprint. Le In-port race che si correranno in tutte le dieci sedi di tappa del giro, infatti, assegnano più del 20 percento dei punti disponibili. Corse molto vicino alla costa, queste regate offrono un grande spettacolo al pubblico, nel corso dell’intero evento si prevede saranno milioni gli spettatori, e una chance per le squadre di guadagnare posti in classifica.

“Le in-port race sono importanti, e saranno certamente molto combattute” ha detto il timoniere di CAMPER Adam Minoprio. Il ventiseienne neozelandese è un debuttante in oceano, ma si troverà sicuramente a suo agio fra le boe, visto che si è aggiudicato il World Tour nel 2009. “Team New Zealand ha un grande background in questo tipo di vela, e credo siamo un team molto forte. Questa settimana abbiamo fatto pratica sul percorso della in-port, che dura circa un’ora e alla fine tutti sono esausti. Abbiamo calcolato che si deve fare un cambio di vele ogni otto minuti, c’è un sacco di lavoro.”

Secondo Ian Walker, skipper  di Abu Dhabi e medagliato olimpico nel 1996 e nel 2000: “E’ tutto pronto e non vediamo l’ora di affrontare i nostri avversari. Nel corso dell’ultima settimana ci siamo concentrati sulle manovre e siamo soddisfatti dei risultati. Le previsioni parlano di vento forte per sabato per cui i tema saranno sottoposti a una pressione persino maggiore.”

Lo spagnolo Iker Martínez, campione olimpico nel 2004 e argento nel 2008, skipper di Telefónica, avrà al suo fianco il suo compagno di lunga data Xabi Fernández. Fernández, che a bordo ricopre il ruolo di trimmer (regolatore delle vele) pensa che: “Le barche non sono pensate per questo tipo di regate ma per l’oceano e le manovre super rapide necessarie sono molto difficili da fare bene. Se si fa anche un solo errore si può perdere molto terreno e finire ultimi.”

Ken Read, skipper di  PUMA Mar Mostro, invece dice di avere sentimenti contrastanti alla vigilia della prima in-port race. “Credo sia chiaro che qui tutti sono molto forti e quindi sono un po’ nervoso. Ma anche noi non siamo da meno, ed è arrivato il momento di uscire in mare e di farsi valere. Ogni punto è importante, e tutti possono guadagnarseli. Ogni punto conta.”

Al debutto assoluto nella Volvo Ocean Race, il transalpino Franck Cammas skipper di  Groupama promette che anche il suo team non si tirerà indietro. “Siamo qui per questo, per combattere contro questi team e questi skipper. E’ smpre dura perché tutti navigano bene, fanno pochi errori e non è semplice batterli, ma ce la metteremo tutta.”

Malgrado sia una barca di prima generazione, l’unica nella flotta, Team Sanya con lo skipper Mike Sanderson ha forti potenzialità nelle regate inshore. Nell’edizione del  2008-09 infatti, la barca che allora si correva con il nome di Telefónica Blue, si piazzò sul podio in ognuna delle sette regate in-port, vincendone quattro. “Telefónica Blue, si è dimostrata una grande barca, soprattutto di bolina e al lasco stretto” dice Sanderson “speriamo di aver mantenuto queste prestazioni e di aver migliorato la velocità con vento forte”.