«La portualità per il nostro Paese è un importante asset di sviluppo e può essere sviluppata molto di più ».
Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Bartolomeo Giachino intervenuto oggi a Napoli alla seconda edizione della conferenza internazionale Shipping and law.
«Noi – ha detto Giachino – come diciamo nel Piano nazionale della logistica, ci aspettiamo dal sistema logistico, e quindi dalla portualità e dagli interporti, una spinta economica aggiuntiva di almeno mezzo punto di Pil in più della crescita che abbiamo avuto negli ultimi anni».
Per raggiungere questo risultato, secondo il rappresentante del Governo, bisogna «migliorare il funzionamento dei controlli doganali all’interno dei porti e collegare meglio i nostri porti con le reti di trasporto europee».
L’Italia, come ricordato dal sottosegretario, può giocare un ruolo «decisivo» per il futuro economico sostenibile dell’Europa grazie all’individuazione, da parte della Commissione europea, avvenuta pochi giorni fa, di dieci corridoi strategici.
«Ben quattro dei corridoi individuati dalla Commissione – ha sottolineato Giachino – passano per l’Italia e si andranno a incrociare con il corridoio numero cinque nella pianura padana, dando così vita alla più grande area di logistica del Sud Europa».
I corridoi sono: Genova-Rotterdam; Palermo-Brennero-Berlino, il corridoio baltico che arriverà in Polonia. «L’attuazione di queste reti di trasporto europeo – ha concluso Giachino – favorirà la crescita economica e una maggiore occupazione, e per questo è ancor più strategica e importantissima per il nostro Paese la Torino-Lione e non solo. La logistica e i trasporti, insieme al turismo, sono il nostro vero petrolio».
Salvatore Carruezzo
Foto: Simone Rella