Lionel Péan, lo skipper che portò alla vittoria L’Esprit d’Equipe nella Whitbread 1985-86 si riunirà con il suo equipaggio per partecipare alla Volvo Ocean Race Legends Regatta and Reunion di Alicante. Il suo sloop di 58′ andrà ad aggiungersi alla flotta delle barche che hanno preso parte alle prime dieci edizioni della regata, fra cui il pluri vincitore Steinlager 2.
“Venticinque anni fa riunii un team di dieci incredibili velisti per un’avventura come non ne avevo mai vissute prima” ricorda lo skipper che all’epoca aveva solo ventinove anni e realizzò il sogno di essere fra i partecipanti alla Whitbread Round the World Race 1985-86.
“Vincere era un sogno e per vincere ci preparammo minuziosamente, ci allenammo duramente e ottimizzammo la barca ai limiti delle sue possibilità. Fu questa preparazione unita al talento dei velisti imbarcati che ci permise di essere, almeno fino ad oggi, i soli francesi a vincere il giro del mondo. Sono davvero felice di potermi riunire al mio equipaggio, il cuore del progetto L’Esprit d’Equipe, e sono orgoglioso di poter essere alla partenza della Volvo Ocean Race con gli altri team che hanno fatto la storia della Whitbread/Volvo Ocean Race. E poi, daremo anche il nostro supporto a Groupama 4, che questa volta sarà il portacolori della Francia.”
Siamo nel 1985, il velista francese ha scelto una barca costruita per l’edizione precedente della regata, l’ex 33 Export un progetto di Briand, leggero e performante che aveva dimostrato grandi potenzialità fino a che non disalberò. Péan chiese al progettista di aggiornare lo scafo in alluminio e dopo tre mesi di lavori in cantiere, la barca fu ribattezzata L’Esprit d’Equipe, cioè lo “spirito di gruppo”. Péan e il suo equipaggio erano pronti in tempo per il Fastnet, un mese prima della partenza del giro, che conclusero al secondo posto fra i partecipanti alla Whitbread, battuti soltanto dal maxi di 80′ Atlantic Privateer.
L’Esprit d’Equipe giunse a Città del Capo alla fine della prima tappa con un vantaggio di 11 ore sul rivale più diretto, l’olandese Philips Innovator. Nella seconda tappa si ritrovò in una zona di calma all’arrivo ad Auckland, che permise a Philips Innovator di batterla. Tuttavia, durante la sosta in Nuova Zelanda, l’equipaggio si rese conto che l’albero era piegato e lo riparò apponendo un “rinforzo” prima di riprendere il mare verso gli oceani del sud.
Dopo undici giorni nelle gelide acque dell’Atlantico meridionale, Péan informò la direzione di gara che l’albero, durante la navigazione verso Capo Horn, si era gravemente danneggiato ed era quasi diviso a metà nella parte sotto coperta. L’equipaggiò costruì altri rinforzi che non tennero a lungo, non impedendo tuttavia al team di spingere al massimo, con grande costernazione degli avversari di Equity and Law. In Uruguay, L’Esprit d’Equipe arrivò in prima posizione, con un vantaggio di cinque ore. Dotato di una nuova sezione dell’albero, lo scafo guidato da Péan portò a termine un’ultima tappa pressoché perfetta, vincendo la regata overall.
In occasione della Volvo Ocean Race Legends, L’Esprit d’Equipe si ritroverà con alcune delle barche più interessanti, che hanno fatto la storia del giro del mondo a vela in equipaggio. Saranno anche presenti velisti di oltre 60 team che vi hanno preso parte, che arriveranno in aereo e non via mare, ma che certo potranno gustarsi la gioia di ricordare i bei momenti del passato e incontrare ancora una volta i vecchi amici e avversari.