Le 79 barche iscritte alla 18ª edizione della Charente – Maritime/Bahia Transat 6.50 stanno navigando in gruppo e il vento piuttosto leggero che soffia nell’area non ha fatto registrare velocità particolarmente elevate.
David Raison su TeamWork Evolution ha percorso 131,4 miglia in 24 ore alla velocità media di 5,5 nodi, mentre il record tra i prototipi è di Hugo Lavayssière su Ares & Co) con 113,3 miglia con una velocità media di 4,7 nodi.
Al rilevamento delle 10.00 (TU) di oggi, il primo in classifica tra le barche di serie è il francese Gahinet, seguito dai connazionali Brasseur e Bouyssou staccati rispettivamente di 0,67 e 1,02 miglia.
Il primo degli italiani in gara tra le barche di serie è Andrea Pendibene (Intermatica) in 11ª posizione con un distacco di 8,62 miglia dal primo. Il 22enne Giacomo Sabbatini (Scusami le Spalle) è 26° a 17,91 miglia dal leader. Subito dietro a Sabbatini troviamo Sergio Frattaruolo (Bologna in Oceano), 27° a 18,26 miglia. Simone Gesi (Dagada-Spirito di Maremma) occupa la 34ª posizione con un ritardo di 30,86 miglia mentre Susanne Beyer (Penelope) è 43ª a 43,61 miglia.
La classifica dei prototipi, sempre al rilevamento delle 10.00 (TU), vede in testa Rayson con 6,52 miglia di vantaggio su Boidevezi e 11,59 Rogues.
Queste le posizioni dei tre italiani che regatano in classe prototipi: Andrea Caracci (Speedy Maltese) è 20° a 29,53 miglia da Rayson; Tiziano Rossetti (Yak) è 31° con un distacco di 61,06 miglia e Maurizio Gallo (Una vela per Emergency) 33° a 74,48 miglia.
Complessivamente gli iscritti sono 79, 46 nella classe riservata ai prototipi e 33 in quella per le barche di serie.
L’arrivo a Funchal (Madeira), dopo 1.100 miglia di navigazione è previsto tra il 2 e il 3 ottobre.
Le imbarcazioni poi ripartiranno per la traversata atlantica in solitario, senza scalo e senza assistenza il 13 ottobre con rotta su Salvador de Bahia, in Brasile, che raggiungeranno dopo 3.100 miglia di navigazione in solitario.
Fonte: www.federvela.it
Foto: James Robinson Taylor