L’impegno per la liberazione degli italiani ostaggi di pirati somali è stato confermato «con forza» oggi dal primo ministro somalo al ministro degli Esteri Franco Frattini durante il mini summit sulla Somalia tenutosi a New York a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu.
Il titolare della Farnesina ha tuttavia sottolineato che «la pirateria non si combatte in mare, si combatte a terra. Con la prevenzione, la rimozione di cause profonde, anzitutto la povertà delle zone costiere e la punizione dei responsabili con la creazioni di tribunali che possano giudicarli in Somalia».
Per tutto questo è emerso nella riunione di oggi un «impegno per una più forte azione della comunità internazionale» con l’importante presenza della Lega Araba e dell’Unione Africana, ha sottolineato Frattini.
Salvatore Carruezzo
Foto: Simone Rella