Su iniziativa dei vicepresidenti italiani del Parlamento europeo, Roberta Angelilli e Gianni Pittella, 53 europarlamentari hanno inviato una lettera all’alto rappresentante per la Politica Estera dell’Unione, Catherine Ashton, per chiedere di «attivarsi al massimo, in coordinamento con il governo italiano e gli altri governi interessati, per acquisire informazioni e favorire ogni iniziativa risolutiva per il rilascio degli ostaggi ancora in mano ai pirati rapiti nelle acque del Africa orientale e meridionale e dell’Oceano indiano».
Secondo gli ultimi dati comunicati dalla flotta navale che opera nell’ambito della missione Ue al largo del Corno d’Africa, del Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano, si legge in un comunicato, sarebbero 17 le navi attualmente sequestrate da pirati, con circa 375 membri dell’equipaggio presi in ostaggio.
Si tratta di un’emergenza che cresce in maniera allarmante e che vede attualmente coinvolte anche due navi battenti bandiera italiana: la petroliera Savina Caylyn, sequestrata dai pirati l’8 febbraio 2011, e la nave cargo Rosalia D’Amato, sequestrata il 21 aprile 2011. Entrambe hanno a bordo anche membri dell’equipaggio di nazionalità italiana.
Salvatore Carruezzo
Foto: SC-Lab