Security and Safety at sea iraniana aumenta

In un rapporto della Difesa Iraniana, il Ministro, il generale di brigata ha affermato che l’Iran, nell’espandere la sua portata navale, sta puntando a rafforzare le proprie capacità marittime, nella sorveglianza dei mari della propria regione,  in modo che le marine straniere non hanno bisogno più di garantire la sicurezza alle proprie navi, soprattutto dagli attacchi dei pirati.

“Sulla base della dottrina marittima internazionale, sul diritto di espandere la sicurezza in acque internazionali, l’Iran rafforza le sue forze navali in modo che possa, con l’aiuto dei Paesi della regione, garantire più  Safety e più security  a mare”; “il nostro messaggio alle forze navali di altri Paesi è che non è necessaria una ulteriore loro presenza per dare sicurezza in questa regione”, ha sottolineato il generale Ahmad Vahidi.

La Marina iraniana ha mostrato, dopo i recenti successi sui pirati, di possedere capacità marittima  sia con mezzi navali efficienti/efficaci e sia con personale, come dimostra la campagna di sicurezza compiuta dal “Younus” sottomarino classe Kilo tornato a casa (ai primi di giugno) dopo aver trascorso 68 giorni in mare con la flotta navale nel Mar Rosso e Golfo di Aden.

Da una nota della Iran (FNA), il Comandante della Marina, ammiraglio Habibollah Sayyari, ha riferito l’alta professionalità dei suoi uomini e che si apprestano a ripetere l’esperienza, cercando di portare a 90 i giorni di permanenza in mare. L’uscita cosiddetta “internazionale” della Marina iraniana, risale al 24 febbraio scorso, quando la nave appoggio Kharg e la fregata Alvand attraversarono il ed ancorandosi in Siria.

Era la prima volta che navi da guerra iraniane avevano navigato attraverso il Canale, dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 in Iran. Ricordiamo che l’evento provocò grande preoccupazione in Israele, che definì l’azione  come una ‘provocazione politica’. “La presenza, di navi e sottomarini, nel Mar Mediterraneo, il Canale di Suez e l’Oceano Indiano e nelle acque internazionali è programma della marina e le navi in missione sono dotate di missili  Noor (superficie-superficie), che hanno una gittata di 125 miglia (232,5 Km)”, ha detto l’ammiraglio Sayyari.

E’ da sottolineare che nel frattempo, l’Iran continua a condurre pattugliamenti anti-pirateria nella regione. Unità navali iraniane hanno scortato circa un migliaio di navi iraniane mercantili e petroliere nel Golfo di Aden ed ha avuto 30 scontri importanti con i pirati negli ultimi due anni, secondo Sayyari. Ha detto che tutte le navi che l’Iran ha scortato sono passati tranquillamente attraverso le acque della regione.

In linea con gli sforzi internazionali contro la pirateria, la Iran Navy ha condotto pattugliamenti anti-pirateria nel Golfo di Aden dal novembre 2008 per salvaguardare il commercio marittimo e in particolare le navi e petroliere di proprietà o in leasing da parte dell’Iran. Di recente, i tentativi della Marina iraniana hanno portato a sventare l’attacco dei pirati somali a dirottare la nave da carico Hadis, lunedì 1 agosto.

La nave Hadis era in navigazione dal Mar Rosso al Golfo di Aden quando è stata attaccata dai pirati quattro volte prima di essere assistita dalla flotta della marina dell’Iran.  Pochi giorni prima, la petroliera iraniana Hoda era stata attaccata dai pirati nello stretto di Bab el-Mandeb, ma i pirati abbandonarono la zona quando videro la presenza della marina iraniana sulla scena.

Per il futuro la Marina militare iraniana, sta collaborando con cantieri di altri Paesi per la costruzione di proprie navi da guerra, tra cui fregate, sottomarini di piccole dimensioni; inoltre sta lavorando su una tecnologia missilistica, in particolare in collaborazione con la Cina.

Abele Carruezzo