Gli P&I Club preoccupati dell’applicazione della STCW’95/98

Gli sono preoccupati per come vengono applicati gli standard training dei marittimi imbarcati su navi mercantili; in particolare le non uniformità di norme applicative tra bandiere (Stati) e diversi livelli di competenza degli equipaggi.

I Regolamenti (Standard Training Convention Watchkeeping ), progettati, all’epoca, per standardizzare le qualifiche e la formazione degli equipaggi e per regolare tempi di lavoro e riposo per turni di guardia – ma sicuramente non furono emanati per gli armatori.

Quindi i certificati attestanti le qualifiche dovrebbero avere la stessa valenza lavorativa e la stessa posizione di responsabilità a bordo delle navi. Purtroppo, gli ispettori, UK Club, nella relazione  2010/2011, denunziano la disparità tra gli Stati di bandiera nell’applicazione dei codici circa le richieste per ottenere la certificazione dei corsi di formazione; oltre ad un numero di “non – accreditati” centri di formazione per i marittimi.

Questo tende a svalutare i certificati rilasciati da istituti di alta formazione  e di eccellenza, come alcuni siti in Italia. Né un certificato di un corso di formazione STCW  dimostra necessariamente la capacità pratica del titolare e la dovuta “knowledge”. Anche quando alcuni equipaggi hanno subito la formazione necessaria, vi sono ancora carenze in merito alle conoscenze di base di navigazione e di abilità.

Gli ispettori, durante le ultime fasi ispettive a bordo di navi, hanno rilevato diversità di conoscenze nautiche fra marinai in possesso dello stesso certificato e pari posizione di competenza a bordo. In più, la maggior parte dei marittimi intervistati, sullo stress da lavoro, ammette di non aver rispettato i turni necessari di riposo/ lavoro/periodi di rotazione; gli ispettori rilevano l’insoddisfazione organizzativa di tali navi, soprattutto in navigazione con nebbia nella Manica o lungo la costa del Nord Europa durante l’inverno.

Come pure, sottolineano assenza di sorveglianza a bordo di navi attraccate in porto, durante i turni notturni. Si sono verificati casi, in cui Comandanti, pur riscontrando una buona conoscenza dei regolamenti e convenzioni internazionali, (Safety On Life At Sea) e STCW, accusano i loro ufficiali in seconda, o chi responsabile, per la non funzionalità di serrande tagliafuoco o manichette  e mezzi antincendio; il controllo fisico è sempre meglio che accettare una lista di controllo al valore nominale.

Il club britannico ha scoperto che le aree tematiche in cui si verifica una detenzione (Port State Control) per una nave, sono le serrande tagliafuoco/sportelli; pompe antincendio di emergenza; scialuppe di salvataggio, scafo e motori, sequenze di lancio; certificati della nave, carte e pubblicazioni nautiche; mezzi antincendio e separatori di acqua oleosa.

Un ispettore che ha visitato una nave, chiamato dalla US Coast Guard, per ottemperare ad una esercitazione antincendio, ha descritto quelle operazioni da “circo”. Nel verbale ispettivo si legge: “Le uniche due persone che sapevano come indossare il respiratore erano a terra; nelle manichette vi era poca pressione dell’acqua; sul lato dritto, quando un piccolo fuoco era stato avviato in un barile di petrolio, che avrebbero dovuto spegnere, le azioni erano scombinate e poco efficaci”.

Eppure tutti avevano seguito un corso antincendio base ed avanzato certificato: tutto dipende dai centri e dai rispettivi docenti.

 

Info: http://www.ukpandi.com/