Campionato Europeo Dragoni: vince il danese Jens Christensen

Con soli 22 punti di separazione tra il primo e il quinto alla fine della sesta regata, era chiaro che il titolo Europeo classe Dragone si sarebbe deciso nella settima ed ultima prova corsa ieri nelle acque di Boltenhagen in Germania.

E così è stato a conferma del detto che dice “non è finita finché non è finita!”. All’ultima partenza data con Bandiera Nera, Jens Christensen, al timone di DEN-399, partiva in boa insieme a Edward “Ted” Sawyer, USA-310, con alla tattica Martin “Stavros” Payne.

Aspettandosi un “buono” a destra, sia , il leader della classifica, che , viravano a metà della prima bolina e continuavano la loro corsa verso la destra del campo incrociando con mure a sinistra la flotta dei 70 che risaliva di bolina con mure a destra. Jens, al contrario, sentendo di avere più aria a sinistra, rimaneva con mure a dritta, e a sinistra del campo, fino ad arrivare in layline.

È stata questa decisione tattica a capovolgere le sorti di un Campionato Europeo che sembrava già deciso e a negare a Markus Wieser il suo 4° titolo di campione Europeo. Da notare che le tre barche che si sono aggiudicate le prime tre posizioni, avevano nel loro bagaglio di punti un preso alla prima prova, a conferma del detto di cui sopra e del fatto che non bisogna mai disperare o mai pensare di aver vinto fino all’ultima prova!

La classifica della decisiva ultima prova, vedeva 1° Jens Christensen. DEN-399, 2° , su GER-1014, e 3° Helmut Schmidt, su GER-1071. Evgeny Braslavetz, il vincitore del Campionato Internazionale Open Italiano a Sanremo nel marzo di quest’anno, arrivava 4° superando, in classifica generale che su GER-1096 arrivava solo in 55esima posizione, e, pertanto, aggiudicandosi la terza posizione del podio.

Altri favoriti, come il grande Anatoly Loginov, o Gavia Wilkinson-Cox, vincitrice di tanti trofei, o il plurimedagliato non riuscivano ad imporsi e alla fine si dovevano accontentare rispettivamente della 17°, 38° e 9° posizione.

Se vogliamo guardare i materiali, il nuovo campione Europeo era al timone di una barca del cantiere Petticrows, e aveva vele North, mentre Wieser e Braslavetz, timonavano dei Royal Dragon con vele Fritz, e il 4° arrivato, Tommy Mueller con a bordo il team dei sogni, Hoesch e Miki Lipp, timonava un Petticrows con vele Fritz. Da notare inoltre che Martin Palsson, -341, che aveva dominato per 5 prove su 7, aveva a bordo un equipaggio tutto Corynthian!

A mio parere la classifica dell’Europeo 2011 dimostra tre cose: 1°/ La mano del timoniere o il manico e un equipaggio affiatato sono fattori tra i più importanti se non i più importanti in assoluto; 2° Le vele o il cantiere della barca contano solo se al timone c’è un “manico” di valore; 3° la classe Dragone è una classe “democratica”, ovvero anche i bravi hanno i loro momenti negativi e i “piccoli” hanno il loro momento di gloria, vedi il caso di Ted Sawyer che è arrivato 10° in classifica generale alla bella età di 78 anni!

Due ultime parole per complimentare il team di Manuela Libor, che ha gestito tutta l’organizzazione con mani esperte e moltissimo “savoir faire”, e per dire che Boltenhagen ha una posizione logistica invidiabile. In effetti, a Boltehagen c’è la possibilità, unica nel suo genere, di essere in acqua e sulla linea di partenza in meno di 20 minuti dal momento in cui si lascia l’albergo. Un arrivederci agli Europei 2012 sul lago Attersee in e di sicuro a Boltenhagen per il German Grand Prix di grado 1 dell’anno prossimo.

VIDEO: http://www.youtube.com/intdragon
FOTO: www.segel-bilder.de