Tra i Dragoni lotta aperta tra Ucraina e Italia

Tante emozioni, tanti sorrisi, tanto divertimento: alla banchina Santa Lucia 13, nel caratteristico Borgo Marinari, è in corso l’edizione numero otto, organizzata dal in collaborazione con l’Ufficio Sport Velico Marina Militare, de Le a Trofeo Banca Aletti.

Colore scelto per imprimere nella memoria dei concorrenti la permanenza nella Città il rosso: quello della passione, a dispetto delle tinte fosche di cronaca che da troppo tempo ormai ne oscurano l’immagine. Passione per il mare, quindi, passione per la tradizione, passione per la vela d’altri tempi.

Le oltre 30 regine dei mari che partecipano al raduno racchiudono in sè tutto questo e regalano al porticciolo partenopeo un momento all’anno dove ogni cosa sembra essersi realmente fermata agli albori del secolo scorso e anche più lontano nel tempo.

Ieri prima giornata di regate, spettacolo e suggestione offerti a quanti, dal lungomare di Via Caracciolo o dalla collina di Posillipo, si sono fermati ad ammirare gli yacht d’epoca e classici impegnati nel percorso di gara.

Una quadro da amarcord reso ancora più vivido grazie alla presenza dei classici, riportati nel Golfo partenopeo dal Presidente del Circolo Savoia Pippo Dalla Vecchia per rinnovare la storia velica più gloriosa di Napoli, che nel 1960 ospitava i Giochi Velici e i dragoni erano ancora classe olimpica.

A quei tempi vinceva il principe Costantino di Grecia e l’equipaggio tutto partenopeo di Venilia portava all’Italia il bronzo in questa Classe. Ma avvolgendo il file rouge dei ricordi e tornando ai giorni nostri, tra le imbarcazioni dell’anno 2011 del Trofeo Banca Aletti ci sono, tra gli altri, il Big Class Gaff Cutter Lulworth (1920), il ketch Javelin (1987), il 6 metri S.I. Zenith, il 5.50 metri S.I.

Dalgra III, i cinque Marconi della Marina Militare, Chaplin, Artica II, Caroly, Corsaro II, Stella Polare, la prima della serie One Design Class California 32 Cholita (1937), Kipawa la prima di sei esemplari dei 10 metri I.R. Cruiser Racer del 1938. I dragoni classici in gara: Ausonia, Blue Mallard, Bunker King (dall’Ucraina), Buriana, Freja, Japetus, Syrinx (dalla Svizzera), Tergeste, Valì.

Dopo la prima prova di ieri queste le prime tre posizioni nelle rispettive categorie e gruppi:
Yacht Classici con apm (abbuono per miglio) > 15 (metri): Chaplin, Stella Polare e Tintoo
Yacht Classici con apm < 15: Dalgra III, Naif, Artica

Yacht d’Epoca con apm > 12: Kipawa, Cholita, Manta
Yacht d’Epoca con apm < 12: Zenith, Albelimar, Ocean Anemone

La regata lunga di oggi, da Napoli allo scoglio del Vervece nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, riporterà le imbarcazioni all’approdo del Savoia nel tardo pomeriggio. Chaplin è la prima ad essere tornata in porto, con il triplice urrà dell’equipaggio della Marina Militare, che rinsalda così la sua posizione in classifica.

Nella graduatoria dei dragoni classici invece, che continuano le regate con il percorso sulle boe nelle acque fuori Castel dell’Ovo, la lotta si fa ancora più accesa tra l’equipaggio ucraino di Bunker King e quelli italiani di Tergeste e Buriana. Cambio al vertice, perchè Buriana scala di due posizioni e si porta in vetta alla classifica provvisoria dopo due prove, Bunker King Polsta fa un quinto di giornata e passa in seconda posizione con 6 punti a pari merito con Tergeste (2, 4).

Domani si svolgerà la terza giornata di regate, tutte le imbarcazioni di nuovo nello specchio d’acqua fuori Santa Lucia con percorsi sulle boe e partenze separate. Domenica la suggestiva Parata Navale, che disporrà le imbarcazioni “dalla più grande alla più piccola“ per il saluto di rito alla Giuria di regata. L’imbarcazione che si distinguerà per stile e spirito marinaresco vincerà il Premio Eleganza Marina Yachting.

Sempre domenica, al rientro, la Cerimonia di Premiazione. Invece, questa sera, per le oltre trecento persone coinvolte tra equipaggi, accompagnatori e ospiti musica dal vivo sulla terrazza del Savoia per il Party Banca Aletti.

Foto: Francesco Rastrelli