Da un lato ci sono numeri confortanti, nonostante la crisi, dall’altro le necessità di tenere i conti sotto controllo per le aziende del comparto nautico.
Sono idee e valutazioni esposte durante il convegno “RiforMare: una nuova politica per l’economia del mare”, organizzato a Genova da Italia Futura. Il presidente dell’associazione, Luca Cordero di Montezemolo, è intervenuto per ribadire la necessità di misurarsi sempre con bilanci virtuosi.
“La situazione è difficile – ha commentato Montezemolo sulla situazione italiana – occorreva fare un’operazione verità sulla situazione del Paese molto prima. Ora più che mai bisogna tenere molto sotto controllo i conti”. A dare un quadro del comparto completo e circostanziato è intervenuto Paolo D’Amico, presidente della Federazione del Mare.
“In Europa il cluster marittimo raggiunge circa 450 miliardi di euro – ha spiegato D’Amico – a dà occupazione a 5 milioni di persone: grandezze che fanno riflettere sul ruolo che svolge il sistema marittimo”.
Poi D’Amico commenta l’importanza della flotta italiana che “supera ormai i 18 milioni di tonnellate di stazza, con posizioni di rilievo nel naviglio più sofisticato”.
Infine il presidente della federazione sottolinea che “i porti italiani, con tutto l’indotto, di agenzia e intermediazione marittima, di logistica e spedizione, di movimentazione e stoccaggio, di servizio tecnico-nautico, sono al primo posto in Europa per import-export di merci con 200 milioni di tonnellate”.
Nonostante la crisi, è stato sottolineato nel corso del convegno, l’industria cantieristica e nautica italiana ha mantenuto posizioni di leadership internazionale nella costruzione di navi da crociera e grossi yacht a motore.
Salvatore Carruezzo