A margine della conferenza sulla sicurezza della scorsa settimana, l’IMO, (International Maritime Organization). delle Nazioni Unite, ha approvato l’impiego di guardie armate private a bordo di navi in transito nelle acque infestate dai pirati al largo della Somalia, dopo un incontro presso la sua sede di Londra.
“Il posizionamento di guardie armate a bordo deve essere considerato solo dopo aver effettuato una valutazione dei rischi. Ed è anche importante coinvolgere il comandante nel processo decisionale”, si legge nella dichiarazione IMO. A riguardo, uno studio della neonata Security Association for the Maritime Industry, associazione di sicurezza per il settore marittimo (SAMI), sottolinea che già il 10-12 per cento delle navi in transito nelle acque infestate dai pirati impiegano guardie armate; e per questo la SAMI sta cercando di stabilire i livelli standard di servizio, secondo le normative IMO. A conclusione della riunione di Londra, l’Agenzia delle Nazioni Unite ha confermato che il contingente navale della zona, EU NAVFOR, è di 23 navi e 518 marinai ostaggi sono ancora prigionieri.
Corrispondente da Londra
Em. Carr.