Con una lettera indirizzata al Circolo canottieri Roggero di Lauria di Palermo, il Golden gate yacht club di San Francisco, il consorzio di Bmw Oracle Racing, defender dell’Americàs Cup, ha ufficialmente ammesso Venezia challenge alla 34esima edizione del prestigioso trofeo di vela. Il team Venezia Challenge, che gareggia con i colori del sodalizio palermitano, è l’undicesimo team ammesso, dopo il Club nautico di Roma, Challenger of record della manifestazione con Mascalzone Latino. Gli altri team sono Kungliga Svenska Segal Sallskapet (Sve), Royal New Zealand yacht squadron (Nzl), Aleph yacht club (Fra), Yacht club de France (Fra), The me? Fa? Yacht club (Chn) ed altri quattro challenger, i cui nomi non sono stati ancora svelati. In totale risultano 15 iscritti alla 34esima edizione dell’Americàs Cup, che il defender Bmw Oracle Racing è riuscito a strappare nel febbraio dell’anno scorso ad Alinghi, nel mare di Valencia. “Abbiamo lavorato duramente in questi ultimi due anni per diventare challenger dell’Americas Cup, oggi è una giornata emozionante per noi e per tutto il team”, hanno dichiarato Carlo Magna ed Emanuela Pulcino, i fondatori di Venezia Challenge. Del team fanno parte, oltre a Magna e Pulcino, il vicepresidente Elio Faravelli, il ceo Cesare Pasotti (già team manager di +39, che partecipò con scarsa fortuna alla Louis Vuitton Cup fra il 2004 ed il 2007, ovvero alle regate di selezione per la finale della 32esima Americas Cup di Valencia), il team manager Geronimo Emili ed il communication manager Alfonso Granieri. Eppure a Pulcino non resta che specificare, all’indirizzo del sindaco Giorgio Orsoni, che “esistono 733 marchi che contengono la parola Venezia” per rispondere alle polemiche generate dal primo cittadino che aveva chiesto di rinunciare al nome della città lagunare.
Coppa America: tra i challenger anche Palermo e Venezia, con qualche polemica
Salvatore Carruezzo