Conferenza marina mercantile e cantieristica

Da Sorrento partono alcune proposte relative alla “” che possono essere di esempio per tutto lo shipping nazionale. Il 28 marzo, in Villa Fondi di Piano di Sorrento, i sindaci delle Città marinare della , si sono riuniti per discutere della grave crisi che sta affliggendo il comparto marittimo nazionale sia a livello strutturale che occupazionale. Il professor , sindaco di Piano di Sorrento, ha detto che quando la crisi colpisce la penisola sorrentina, vuol dire che la situazione marinara della nostra Italia è proprio “grave”. Dopo le dovute relazioni di analisi sulla crisi, la più importante dell'ultimo cinquantennio, si è pervenuto ad un documento di proposte da indirizzare al Governo, alla Regione ed alla . In campo occupazionale, inizia il documento, si chiede il rispetto nell'applicazione della /98, meglio definita del ”Registro Internazionale” per ciò che attengono gli art. 1-2 e 9-ter. ; si propone il divieto d'iscrizione al Registro Internazionale delle navi di Cabotaggio e la piena  funzionalità dell'; restituzione immediata dei “Titoli Professionali” soppressi con Decreto del Ministro nel 2007; abrogazione dell'art. 292 bis del Codice della Navigazione che autorizza l'imbarco di Comandanti stranieri a bordo di navi battenti bandiera italiana; riunificazione della Gente di Mare sopprimendo il . 121 /2005. Per quanto riguarda le Strutture di Governo, si chiede il  ripristino del Consiglio di Gabinetto del Ministro della , soppresso con la riduzione dei dicasteri raggruppati dal provvedimento normativo c.d. Bassanini, in modo da disciplinare le attività della , con specificità nelle materie che riguardano il comparto marittimo; revoca della delega al Governo per gli affari che riguardano i problemi della marineria Nazionale istituita con la legge 30, restituendo al Parlamento la possibilità di legiferare direttamente sulle numerose tematiche del comparto marittimo e della navigazione. Sulla cantieristica, si propone la  reintroduzione degli incentivi per la costruzione, la demolizione e per le attività di adeguamento del naviglio nazionale alle nuove norme nazionali ed internazionali in materia di sicurezza marittima e di tutela e difesa dell'ambiente, per le attività di cui innanzi, effettuate all'interno di cantieri nazionali o con l'utilizzo di strutture in territorio italiano. Questo il documento programmatico, firmato dalla presidenza della Conferenza sulla Marina Mercantile e sulla cantieristica.

Abele Carruezzo