Marine di Puglia, network che unisce tutte le strutture diportistiche regionali, ha fatto la sua prima uscita ufficiale da soggetto pienamente operativo dopo una fase di incubazione durata circa quattro anni. Il progetto, ideato e curato dal Distretto Produttivo della Nautica da Diporto di Puglia, presieduto da Giuseppe Danese, è stato presentato nell’ambito dell’edizione 2022 del Salone Nautico di Puglia in corso di svolgimento nel Marina di Brindisi, che fa parte del circuito. Hanno partecipato all’iniziativa il presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, la dirigente dell’Ufficio Internazionalizzazione della Regione Puglia, Francesca Zampano, la responsabile della valorizzazione territoriale di Puglia Promozione, Flavia Leone, il Presidente dell’Autorità di sistema Portuale del Mare adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, il presidente di Unioncamere Puglia, Damiano Gelsomino. Tutte presenza che testimoniano la grande attenzione che a livello regionale solo si sta dando a questo nuovo soggetto.
Marine di Puglia, infatti, non è “un progetto” è “il progetto” dal quale la nautica da diporto regionale riparte dopo la pandemia. E’ la sintesi di anni di lavoro, di un vero e proprio “laboratorio” basato sulla consapevolezza che, dopo lo stop forzato, la Puglia sarebbe dovuta ripartire dal suo mare. Dalle sue coste, dalle sue strutture ricettive. Dalla quella Blu Economy che in Puglia si fa nel modo migliore possibile: in rete. Il Distretto Produttivo della Nautica da Diporto, infatti, ha puntato tutto su un fattore fondamentale: per vincere le sfide è necessario abbracciarle ed affrontarle in maniera corale e sinergica. Non un Marina, ma ben 21, da Rodi Garganico a Santa Maria di Leuca. E’ il primo progetto in Italia a mettere insieme un numero così importante di Marina.
“Per noi questo è veramente un giorno di festa- dichiarato Giuseppe Danese, presidente del Distretto Nautico regionale- In Puglia abbiamo capito, e in questo siamo stati i primi in Italia, l’importanza e la forza di una rete così vasta di infrastrutture. In un periodo in cui qualcuno solo ora inizia a comprendere il vero senso e l’importanza della Blu Economy, noi siamo già avanti, pronti ai nastri di partenza. Questo è motivo di grande soddisfazione perché “il modello Puglia” sarà preso come esempio da altre realtà.
Tutto sarà più snello, veloce e vantaggioso. Basti pensare che un diportista che arriverà in Puglia conoscerà esattamente tutti i servizi offerti da tutte le strutture del network. Stessa cosa vale per i fornitori che saranno “in rete”, stessa identica cosa ancora accadrà nel momento in cui dovremo confrontarci con interlocutori importanti: saremo 21, non uno, e per questo avremo una forza che altri territori non hanno perché dovranno ancora strutturarsi. Un doveroso ringraziamento va alla Regione Puglia che ha fortemente voluto che questo progetto diventasse realtà, che ci ha sostenuti ed incoraggiati nella consapevolezza che il successo della nautica di porto è il successo di un’intera Regione, dei suoi imprenditori e delle sue istituzioni”.