Cannes. Il miliardario russo sanzionato Alexey Kuzmichev ha ottenuto un’altra vittoria nella sua lotta con le Autorità francesi che hanno fatto irruzione a bordo dei suoi yacht ormeggiati in riviera francese, con congelamento di beni.
Un Giudice francese ha stabilito che i funzionari della Dogana hanno infranto le regole procedurali quando hanno abbordato una delle navi di Kuzmichev ormeggiate nel porto di Cannes, fermandola e iscrivendo lo stesso proprietario nell’elenco dell’Unione europea dei sanzionati in reazione all’invasione russa dell’Ucraina.
“Il rapporto sul raid della nave ‘La Petite Ourse II’ non fa riferimento ad alcun sospetto di frode”, come l’evasione delle sanzioni, ha affermato Bruno Le Bécachel, Giudice della Corte d’Appello di Rouen, nel nord della Francia.
Poiché il reato di frode avrebbe dovuto essere la giustificazione per l’irruzione a bordo dello yacht, il Giudice ha stabilito che i funzionari doganali avevano ‘chiaramente abusato’ delle regole francesi che consentono loro di ispezionare le navi e ha annullato il raid e il relativo ordine di fermo dell’imbarcazione.
Nonostante questa vittoria giudiziaria, simile ad un’altra subita a Parigi riguardante un secondo yacht, è improbabile che Alexey Kuzmichev sia in grado di spostare le sue imbarcazioni, poiché entrambe rimangono sotto osservazione dell’UE e le Autorità potrebbero considerarlo come un tentativo di eludere le sanzioni.
A marzo, la Francia ha bloccato il superyacht ‘Amore Vero’, che è stato collegato all’Amministratore Delegato del grande Gruppo petrolifero Rosneft PJSC , Igor Sechin, tra i sospetti e che si stava preparando per una rapida partenza. Ora il vero proprietario è sotto indagine per vari reati.
Il Giudice di Rouen ha anche criticato i funzionari della Dogana per non aver adeguatamente informato il capitano di ‘La Petite Ourse II’, il quale aveva il diritto di opporsi al raid.
L’Avvocato di Kuzmichev, Philippe Blanchetier, ha rifiutato di rilasciare una dichiarazione dopo la sentenza. Durante l’udienza in questo caso, Blanchetier ha sostenuto che i funzionari doganali si erano intromessi nel caso inutilmente e abusato d’ufficio. “Non aveva senso notificare il congelamento dei beni, e nessuna base giuridica contemplava di farlo, perché l’aver aggiunto il nome di Kuzmichev nella Gazzetta ufficiale dell’UE è di per sé una notifica sufficiente”, ha affermato.
Il team legale del miliardario sta contestando la decisione di sanzionarlo nei tribunali dell’UE, e la Francia sarà citata in giudizio. La ragione addotta dal legale del milionario è che il possesso di un bene per uso personale, come è appunto quello di una nave da diporto, dà il diritto a utilizzarlo anche se congelato, così come avviene per le auto e le altre proprietà del sanzionato.
Alexey Kuzmichev è anche il co-fondatore di un gruppo di investimento internazionale denominato LetterOne attivo nelle telecomunicazioni, tecnologia ed energia, ma ha lasciato il Consiglio di amministrazione della società a marzo. La stima dei suoi beni raggiunge quasi i 7 miliardi di euro.