Il Salone Nautico di Bologna cresce in qualità e immagine

La partecipazione di cantieri di alto livello aumenta l’offerta espositiva. Amato “La stima e fiducia accordata da grandi brand italiani ripaga i nostri sforzi per migliorare la fiera”.

Bologna– La nautica italiana da diporto esporrà al Salone Nautico Internazionale di Bologna, dal 15 al 23 ottobre p.v., all’interno dei padiglioni di BolognaFiere dove si svolgerà la terza edizione della rassegna nautica. L’evento, che gode dei patrocini della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e della Camera di Commercio di Bologna, è organizzato da SNIDI – Saloni Nautici Internazionali D’Italia – presieduta da Gennaro Amato, in collaborazione con BolognaFiere Spa e la partnership di Trenitalia del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano.

L’esposizione, forte dei dati ufficiali del comparto della nautica italiana che registra per l’anno 2021 un +31.3% di crescita produttiva con un fatturato di 6,1 miliardi di euro, porta alla ribalta la produzione delle imbarcazioni da diporto tra i 6 e 15 metri, pari al 75,6% dell’intera produttività nazionale. Ma, in particolare, la III edizione del Salone evidenzia ancora una crescita, come ha affermato Gennaro Amato, presidente di SNIDI (Saloni Nautici Internazionali d’Italia), società organizzatrice:
“Dalla prima edizione del 2020 ad oggi abbiamo implementato il numero delle imbarcazioni in mostra, portandole da 100 a oltre 160, anche le aziende espositrici sono aumentate, passando dalle iniziali 39 alle attuali 63. Quello però che ripaga tutti gli sforzi organizzativi compiuti durante la pandemia, con una edizione in pieno lockdown – spiega Gennaro Amato -, è la stima e fiducia che ci è stata riconosciuta da alcuni cantieri italiani importanti che, per la prima volta, hanno deciso di partecipare al Salone Nautico Internazionale di Bologna aumentandone la visibilità e valorizzandolo ulteriormente”.

Rio Italia dalla Lombardia, Raffaelli e Aschenez-Invictus dalle Marche, sono alcuni dei grandi cantieri che quest’anno, con le loro produzioni, esporranno. Ma le nuove presenze vedranno il debutto al Salone di cantieri come Novamares, Mirimare e Autonautica Iavarone, ma anche brand esteri dalla Nuova Zelanda (Fusion Entertainment Marine) e dagli USA (Garmin). Cantieri che proporranno produzioni di yacht, motoscafi e gommoni tra i 10 e 15 metri di lunghezza, implementando così l’offerta espositiva dei natanti (entro 10 mt.).

Confermate le presenze, tra gli altri, di Italiamarine, Panamera, Collin’s marine, Ryders, Almarine Maxi, Sea Prop e 2 Bar per i battelli pneumatici, da sempre segmento di grande interesse del pubblico, così come per i gozzi con le partecipazioni dei cantieri: Gozzi Mimì, Esposito Mare, Cantieri Venere e del debuttante Enne Group Yachting. Per motoscafi e imbarcazioni spiccano Nautica Allegra, Trimarchi, Italmar, Nautica service, Ranieri Group e Vizyo, mentre tra gli accessori Garmin, Sea Sat Group, Enif Impianti e Frallicciardi.

La raggiungibilità dell’esposizione, da ogni parte d’Italia, con la partnership della società Trenitalia, del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha certamente favorito lo sviluppo della fiera internazionale. Uno sconto sino al 65%, per viaggiatori e visitatori, sul biglietto d’acquisto dei treni Frecciarossa e Frecciargento da e per il Salone Nautico, è l’iniziativa FRECCIAROSSA TRENO UFFICIALE

In fiera, venerdì 21 ottobre si celebreranno i Blue Award, i riconoscimenti assegnati a istituzioni, personaggi e società che hanno promosso e difeso la risorsa mare, ma anche migliorato, con produzioni ecosostenibili, la fruibilità della nautica da diporto.

Il presidente dei Saloni Nautici Internazionali D’Italia, Gennaro Amato

Ѐ un fenomeno da studiare con attenzione, ma anche da prendere ad esempio. La Nautica italiana, quella con la “N” maiuscola, per l’anno 2021 ha registrato un valore di fatturato pari a 6,1 miliardi di euro con un incremento rispetto al 2020 del +31.1%. Un dato che, considerando la crescita del +23% di fatturato dell’anno 2020 su quello precedente (2019), dimostra come la nautica italiana è in forte crescita a dispetto di anni pandemici, di lockdown, di politiche centrali poco attente ai problemi del settore produttivo.

Va anche detto che il contributo del comparto al PIL nazionale fa registrare un aumento dal 2.37% (2020) al + 2.89% (2021) e che il Polo Produttivo adriatico, con le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino e Ancona pesa per il 12.3% sul dato complessivo delle imprese del settore con un fatturato del 23.3% sul complessivo nazionale.

Ecco, se i dati elaborati da uno studio di settore, in collaborazione con Ministero delle Infrastrutture delle Mobilità Sostenibili, esaltano la produttività, l’export italiano e la leadership mondiale del nostro Paese, nella nautica da diporto, allo stesso tempo, nonostante gli indici di previsione di crescita ancora positivi per il 2022 e 2023, non si possono ignorare alcune realtà.

A mettere a rischio questo primato però esiste il caro energia, che influenza non poco l’intera produzione e la filiera nautica, così come la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, che potrebbe fermare o rallentare la realizzazione dell’offerta rispetto alla domanda crescente registrata. Non ultimo il problema della mano d’opera specializzata, fondamentale nella cantieristica da diporto. Importante anche la politica di Governo, visto la scarsità di strutture come i porti turistici ed i Marina da diporto, tanto da avere un’offerta pari al 50% rispetto alla domanda, con un consequenziale aumento dei prezzi attracco ed ormeggio di barche da diporto.

Al Salone Nautico Internazionale di Bologna, dove erano stati programmati gli Stati Generali della Nautica in accordo con la Regione Emilia-Romagna ed il presidente Bonaccini, rimandati per le recenti elezioni e l’impossibilità di confronto costruttivo con una governace ancora in costruzione e definizione, i risultati però sono positivi.

La crescita costante dell’esposizione, della sfida lanciata in pieno lockdown nel 2020, passa dai fattori numerici a quelli qualitativi. Il Salone conferma la sua importanza attrattiva di investitori di spesa dal triangolo economico italiano, Emila-Romagna-Veneto-Lombardia, registrando la partecipazione di grandi brand del settore diportistico che hanno deciso di aderire alla terza edizione come: Raffaelli, Rio Yacht, Invictus, Novamares, Mirimare, per citarne alcuni. Cantieri che con la loro partecipazione hanno ulteriormente alzato l’asticella qualitativa delle aziende partecipanti e che, allo stesso tempo, implementeranno l’offerta di imbarcazioni oltre i 10-12 metri.

La conferma della partnership con un brand che rappresenta nel settore trasporti, e non solo su ferro, un valore indiscusso, come Trenitalia, renderà possibile, con l’iniziativa Frecciarossa treno ufficiale, una maggiore fruibilità di questo Salone Internazionale.
Non ultimo vorrei ringraziare le Istituzioni, come la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna e la Camera di Commercio che ci supportano e sostengono, con i loro patrocini, in questo impegnativo percorso fieristico portando a Bologna una fiera nautica. Un ringraziamento speciale lo rivolgo a BolognaFiere Spa, nelle persone del presidente Gianpiero Calzolari e del direttore Antonio Bruzzone, per averci consentito di realizzare questo progetto ardito ma di assoluta valenza per la nautica da diporto