Salone Nautico Internazionale di Genova

Il Ministro , pronto il regolamento della Nautica da Diporto atteso da tempo. Lo sviluppo del settore passa per la transizione ecologica; inutile un ‘ministero del mare’. Dichiarazioni del Ministro del Turismo Caravaglia e del presidente di Confindustria Bonomi.


Genova. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, intervenendo all’inaugurazione del sessantaduesimo Salone Nautico a Genova, ha sottolineato l’impegno che il suo Dicastero ha riservato al settore, che può e deve contribuire alla transizione ecologica del sistema dei trasporti e “avere un effetto volano straordinario per quel cambio di mentalità senza il quale il nostro meraviglioso mare non sarà più tale”. 

“Il Regolamento per la Nautica da Diporto, ha affermato il Ministro, atteso da molto tempo, è pronto e sta per essere trasmesso agli altri ministeri concertanti. È stato un lavoro più difficile del previsto che testimonia la grande attenzione che abbiamo posto al settore in questo anno e mezzo di governo. Inoltre, per rendere la nautica da diporto più sostenibile, con un recente decreto sono stati previsti incentivi per favorire il refitting nella direzione della transizione ecologica. Questo settore finora non aveva mai ricevuto incentivi in questa direzione, ma come vediamo qui, molti imprenditori non hanno atteso gli incentivi per migliorare la sostenibilità delle imbarcazioni”.

Lo sviluppo della nautica è strettamente connesso al potenziamento dei porti. “La pianificazione dei porti, benché prevista da anni, di fatto non veniva realizzata perché i conflitti tra le istituzioni, le Autorità di Sistema Portuale, i Comuni, le Regioni, bloccavano il processo. Per mettere mano a questa situazione – ha spiegato il Ministro – abbiamo realizzato una riforma molto importante ed efficace. Non è un caso che negli ultimi sei mesi quattro piani per lo sviluppo dei porti sono stati preparati e realizzati”.

Anche la pianificazione dello spazio marittimo è un elemento fondamentale. “Nell’ultimo anno abbiamo dato un’accelerazione straordinaria e elaborato documenti sui quali ora è aperta la consultazione pubblica. Lasceremo al prossimo governo un documento di pianificazione a medio e lungo termine dello spazio marittimo che consentirà di individuare, ad esempio, dove si potranno realizzare parchi eolici off shore, aree dedicate alla pesca, aree dedicate al diporto”.

Il Ministro ha quindi annunciato che il 3 ottobre sarà presentato un volume con i rendering dei progetti che le Autorità di sistema portuale hanno sviluppato in tutta Italia. “Sarà utile per avere un’idea di come la portualità cambierà nei prossimi anni, per favorire lo sviluppo della nautica più sostenibile, che questo Salone Internazionale dimostra essere già una realtà, e per intensificare la relazione con i retroporti e le città”.  

Il Ministro Giovannini ha spiegato, inoltre, di non credere nell’utilità dell’istituzione di un ministero del mare, perché “l’economia del mare deve essere coniugata con l’economia di terra”.
Come gli altri settori economici, ha concluso il Ministro Giovannini, lo sviluppo della nautica deve seguire “la transizione ecologica, che è una straordinaria opportunità di business per le imprese, in primo luogo, e quindi per il Paese. Basta vedere le novità che vengono presentate a questo Salone per rendersi conto che il settore abbia capito perfettamente che la domanda va verso quella prospettiva. E, per dirla con una battuta, quando ci sarà il primo yacht completamente carbon free, tutti gli altri lo vorranno”.

Per Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo, il settore della nautica è una componente molto importante per la complessa industria del turismo. “Abbiamo superato i numeri del 2019, anno record, ha detto Caravaglia, e tutto questo nonostante i primi 4 mesi di chiusure. La nuova grande sfida è quella dell’energia, ma siamo riusciti a fare un decreto importante grazie anche ai numeri realizzati dai servizi e dal turismo, che ci hanno consentito un buono spazio di manovra fino a fine novembre. È nota la nostra posizione sulle concessioni da trattare con prudenza ma possiamo guardare con serenità al futuro grazie anche all’importanza di un settore come quello dell’industria della nautica che ha il suo punto di forza nella qualità e nell’eccellenza”.

Per il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi: “Il Paese e le imprese hanno vissuto una ‘tempesta perfetta’ dopo una pandemia costata 9 punti percentuali di PIL, una risalita dei prezzi energetici e delle materie prime iniziata un anno fa, aggravata poi dall’invasione dell’Ucraina. L’industria ha fatto la sua parte realizzando nel 2021 un record nell’export, 551 miliardi, quasi tutti dal settore manufatturiero e anche nei primi trimestri dell’anno abbiamo realizzato buone performance. Le imprese sono il punto di riferimento a livello occupazionale. Fin dall’inizio mi sono battuto perché l’economia del mare fosse una priorità di sviluppo, servono investimenti a supporto dell’internazionalizzazione e della transizione energetica.”