Roma. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha esortato l’Italia a sequestrare uno yacht misterioso del valore di circa 700 milioni di dollari che è stato legato al presidente russo Vladimir Putin.
Nel suo discorso di ieri al Parlamento italiano, Zelenskiy ha affermato che Putin e i suoi ricchi sostenitori si recavano spesso in Italia in vacanza; per questo le Autorità italiane avrebbero dovuto congelare tutti i loro beni per fare pressione su di loro e per porre fine all’invasione dell’Ucraina.
“L’Italia non può essere un resort per assassini. Occorre bloccare tutti i loro immobili, conti e yacht, dallo Scheherazade ai più piccoli”, ha detto, riferendosi a un superyacht ormeggiato nel porto italiano di Marina di Carrara.
La Fondazione Anticorruzione di Aleksei Navalny, che si oppone a Putin, ha pubblicato lunedì scorso un rapporto in cui si afferma di avere prove che lo yacht appartenga al leader russo. Ha riferito anche che molti membri dell’equipaggio provenivano dal Servizio di protezione federale russo (UST), con il compito di proteggere il presidente russo, e volavano regolarmente in Italia. L’inchiesta dell’organizzazione di Navalny si fonda su due pagine della ‘Crew List’ che contengono 23 nomi, le date di nascita e gli estremi dei loro passaporti. Un documento compilato a Carrara il 17 dicembre del 2020 che ha consentito di rintracciare i loro viaggi, su Milano, e la loro affiliazione. Naturalmente tutto negato da parte del Cremlino.
Fonti d’investigazione italiana non credono che lo yacht possa appartenere a Putin e sono in corso ancora delle indagini per appurare la veridicità dei documenti di bordo.
Anche il Sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, è convinto che lo yacht Scheherazade non è di Vladimir Putin. Lo afferma dopo aver incontrato i vertici di The Italian Sea Group, proprietaria del cantiere dove è ormeggiato lo yacht. Intanto, lunedì scorso, si è verificato a bordo dello yacht l’avvicendamento dell’equipaggio con personale inglese.
Lo Scheherazade, lungo 140 metri, con una stazza da 10.167 tonnellate, presenta sei deck, due eliporti, a poppa e a prua, tre camini, fra cui uno a legna, diverse spa, una piscina e saloni di bellezza e può ospitare fino a 18 ospiti e 40 membri dell’equipaggio. Lo yacht è fermo per lavori di manutenzione preso il cantiere di The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso, nel porto di Marina di Carrara. I lavori vanno avanti e al momento non hanno subito alcuno stop e a oggi non rientra nella ‘black list’ con cui sono congelati i beni degli oligarchi russi.
Il presidente del Governo, Mario Draghi, ha dichiarato ieri al Parlamento che la sua azione dall’inizio della guerra, ha sequestrato oltre 800 milioni di euro di beni posseduti in Italia da uomini d’affari russi nell’ambito delle sanzioni dell’UE contro Putin, i suoi amici e collaboratori.
Tuttavia, i funzionari hanno detto che si sa poco su ciò che Putin potrebbe possedere o dove detiene i suoi beni. Per esercitare una maggiore pressione su Mosca, Zelenskiy ha detto ai parlamentari italiani che l’Unione Europea doveva imporre un embargo commerciale completo alla Russia, compreso il divieto di acquisto di petrolio.
“Sostieni il divieto di entrare nei tuoi porti per le navi russe, in modo che sentano il costo della loro aggressione”, ha detto infine Zelenskiy.