FINCANTIERI: VARATO IL PRIMO PATTUGLIATORE PER IL QATAR

Trieste– Alla presenza del Lorenzo Guerini, del vice Primo Ministro e Ministro della Difesa dello Stato del Qatar Khalid bin Mohammed Al Attiyah, del Capo di Stato Maggiore della Marina del Qatar Maj. Gen. Abdulla Hassan Al Suleiti, del Capo di Stato Maggiore della Marina Amm. Giuseppe Cavo Dragone, accolti dal Presidente e dall’Amministratore delegato di Giampiero Massolo e , si è svolto oggi presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia) il varo tecnico del (OPV – Offshore Patrol ) “Musherib”, prima unità della classe omonima commissionata a Fincantieri dal del Qatar nell’ambito del programma di acquisizione navale nazionale.

Il varo, avvenuto in forma privata e nella piena osservanza di tutte le prescrizioni sanitarie vigenti, è stato preceduto dal taglio della prima lamiera dell’unità “Sumaysimah”, quarta corvetta dello stesso programma.

L’OPV “Musherib”, che verrà consegnato nel 2022, è stato progettato in accordo al RINAMIL for Fast Patrol Vessel (FPV) e sarà un’unità altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento, al ruolo di nave combattente.

Ha una lunghezza di circa 63 metri, una larghezza di 9,2 metri, una velocità massima di 30 nodi, e potrà ospitare a bordo 38 persone di . L’impianto di propulsione prevede quattro eliche a passo variabile, due a dritta e due a sinistra, ciascuna in linea con un motore diesel di propulsione. Inoltre, l’unità potrà impiegare un RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat), imbarcato tramite una gru poppiera.

Il contratto, che per Fincantieri vale quasi 4 miliardi di euro, prevede la fornitura di sette navi di superficie, di cui quattro corvette della lunghezza di oltre 100 metri, una nave anfibia (LPD – Landing Platform Dock), due pattugliatori (OPV – Offshore Patrol Vessel) e dei servizi di supporto in Qatar per ulteriori 10 anni dopo la consegna delle unità. Tutte le unità vengono interamente costruite nei cantieri italiani del Gruppo, assicurando fino al 2024 la continuità di lavoro e una ricaduta importante sulle principali società della difesa italiane.