Non è un addio ma un arrivederci. A tempi migliori. Magari in vista della auspicata ripartenza dei traffici. A darlo è stato il comandante della nave Costa Diadema, Antonio Tommaso Tateo, durante lo scambio dei saluti con quanti in questi mesi hanno lavorato per consentire lo sbarco in sicurezza di oltre 800 marittimi di 21 nazionalità diverse.
Dopo 65 giorni di permanenza nel Piombino, la nave da crociera, che due giorni fa aveva ricevuto l’autorizzazione alla libera pratica dalla parte della Sanità Marittima, ha oggi lasciato gli ormeggi, dirigendo la prua verso Civitavecchia, dove l’armatore intende concentrare le proprie unità navali.
Alla cerimonia – cui è seguito il classico scambio dei crest – erano presenti tutte le istituzioni, a cominciare dal vice questore, Walter Delfino, dal sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, e dall’Autorità di Sistema, rappresentata dal responsabile dell’Ufficio Territoriale piombinese, Claudio Capuano, e dalla dirigente Sandra Muccetti. Presenti anche il comandante in seconda della Capitaneria di Porto, Andrea Porzio, il comandante dei carabinieri, Massimiliano Massarelli, l’agente marittimo Alessandro Freschi, il capo degli ormeggiatori, Ettore Rosalba e il capo pilota, Igor Bazzano.
Il comandante della Diadema ha espresso gratitudine alla città per il trattamento ricevuto: «Ringrazio tutti quanti per l’accoglienza – ha dichiarato davanti ai presenti intervenuti alla cerimonia -, grazie alla vostra professionalità e al supporto ricevuto, tutto è risultato semplice».
Tateo ha anche dichiarato di aver apprezzato molto la funzionalità del porto di Piombino e della banchina Pecoraro, che ha dimostrato di poter ospitare una nave come la Diadema (con una lunghezza di 306 metri e una larghezza di 37): «Non posso escludere – ha anche detto – che per il prossimo futuro Costa decida di far scalare lo scalo portuale alle proprie navi».
Si tratterebbe, per il comandante della nave, di una scelta dettata non certo dalla gratitudine per «l’ottima accoglienza», ma dalle funzionalità di un porto efficiente, perfettamente in grado di rispondere proattivamente alle esigenze della nave.
«Grazie al successo dell’esperienza Diadema – ha chiosato Claudio Capuano – Piombino può esplorare nuovi territori nel business crocieristico, accogliendo navi più grandi di quelle che sino ad oggi hanno scalato le nostre banchine. La recente esperienza emergenziale, e l’apprezzatissimo riconoscimento del comandante Tateo, dimostrano che il porto piombinese può raggiungere questo obiettivo, traguardando nuovi orizzonti».
Se mai Costa dovesse decidere di scalare il porto di Piombino con le proprie navi più grandi, «non ci faremo cogliere impreparati, ma lavoreremo per alzare gli standard qualitativi dei nostri servizi», ha concluso Capuano.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente dell’AdSP, Stefano Corsini: «Ringrazio tutti per l’impegno profuso – ha detto – Piombino sta crescendo e l’armamento, anche attraverso questa esperienza di successo, comincia ad apprezzarne le potenzialità. In vista della stagione crocieristica sulle brevi distanze lo scalo portuale costituisce una destinazione di fascino, a due bracciate dall’Elba e con un territorio ricco di attrazioni naturali e storiche straordinarie. L’arrivederci del comandante è il saluto che più giusto e che ricambiamo caldamente».