Amato(AFINA): “Giuste le linee guida del MIT per la nautica”

Il presidente di AFINA accoglie favorevolmente l’apertura per la privata, noleggio e , ma dice: “Troppo restrittiva la navigazione nelle regioni”

Napoli – Parlano chiaro le linee guida del MIT per la nautica da diporto privata, noleggio, charter e sport d’acqua: ogni limitazione è associata a quanto regolamentato a terra. Il ha, in sostanza, liberalizzato la navigazione associando le regole per buona parte a quelle che valgono sulla terra ferma e fissando così i paletti alla sanificazione, al rispetto delle distanze e soprattutto al buon senso degli /cittadini.

“Al momento queste linee guida del Dicastero del ministro ci lasciano soddisfatti – dichiara Gennaro presidente dell’associazione di filiera Afina che raggruppa oltre 250 aziende del settore – perché interpretano con intelligenza e praticità quanto sino ad oggi era stato ignorato, ovvero che quanto si poteva fare in casa propria, in auto e da oggi in pubblico, non si potesse fare in barca. Considerando l’imbarcazione una location ideale per il distanziamento sociale e ancor più per il rispetto delle regole di sicurezza, era assurdo che si potesse andare a casa di amici ma che gli stessi non potessero venire in barca. Così come immaginare di andare a cena con amici al chiuso ma non poter fare una gita in barca all’aperto”.

In sostanza ecco le linee guida emesse dal dicastero delle Infrastrutture e Trasporti:

Disciplina delle attività con private –  La misura primaria resta il “distanziamento sociale” di almeno un metro a meno che le persone presenti a bordo non vivano nella stessa unità abitativa. Anche i congiunti, se non conviventi, devono rispettare il distanziamento sociale di una persona per ogni metro lineare dell’imbarcazione. Obbligatoria anche la dotazione di dispositivi di protezione individuale per i passeggeri e l’uso di igienizzante per le superfici.

La locazione dell’unità da diporto –  Sono consentiti alloggi nella stessa cabina a persone che vivono nella stessa unità abitativa. Il locatore è tenuto a sanificare, anche in caso di utilizzo ad ore dell’imbarcazione, tutti i locali – compresi quelli motori e servizi – così come dovrà dotarsi di adeguate provviste di prodotti igienizzanti oltre a cartellonistica informativa, redatta in più lingue, per sensibilizzare il locatario ed i suoi ospiti sulle necessarie misure igieniche da adottare.

Nel caso di ingaggio di uno da parte del locatario, si applicheranno le disposizioni previste nel noleggio per l’equipaggio.

Il noleggio dell’unità da diporto

Per quanto concerne il noleggiante/armatore valgono gli stessi obblighi previsti per il locatore. Per quanto concerne l’equipaggio, obbligo di utilizzo di mascherine e guanti e di ogni altro dispositivo di protezione in funzione della tipologia dell’unità in particolare, durante le operazioni di ormeggio, disormeggio, ed eventuale rimorchio. Per l’equipaggio inoltre dovrebbe essere previsto l’obbligo di sottoposizione preventiva (prima dell’imbarco) e periodica al test di positività al CoVid-19, il cui esito dovrà essere custodito a bordo.

Intanto però valgono ancora due limiti: sino al 3 giugno la navigazione dovrà essere solo regionale e da e per l’estero è vietata la navigazione. “Dobbiamo continuare a migliorare questi aspetti perché il mare, da sempre, congiunge i popoli ed ora non può dividerli – afferma Amato, che conclude – almeno lo spazio interregionale di navigazione va applicato per favorire il diportismo ed il turismo nautico”.