E’ risaputo che la “comunicazione” è una fondamentale dorsale per qualsiasi business, soprattutto per un continuo sviluppo delle azioni economiche di una impresa; particolarmente per le imprese marittime. Ogni rapporto, sia personale che professionale, quando si è lontani, navigando sui mari del mondo, la “comunicazione” è vitale.
Decisamente, “internet” ha modificato la vita dei marittimi che lavorano a bordo delle navi da carico e da passeggeri. La vita di un marinaio, oggi, è sostanzialmente diversa rispetto a quella vissuta appena mezzo secolo addietro. Oggi, le navi sono dotate delle migliori caratteristiche per affrontare qualsiasi rotta e per qualsiasi mare e le relazioni umane e sociali di bordo sono sicuramente migliorate.
Nel secolo scorso, la vita a bordo non era così confortevole e i marinai hanno dovuto soffrire situazioni particolari, che spesso hanno portato a conseguenze fatali. Senza “automazione navale”, i marinai dovevano assicurare fisicamente il funzionamento degli apparati marittimi di bordo e la conduzione della nave.
Con la possibilità di disporre, a bordo di navi, della Inmarsat Fleet Broad Band (International Maritime Satellite Organization: gestore di servizi per telecomunicazioni mobili satellitari), le relazioni sociali di molti equipaggi sono cambiate; soprattutto perché l’accesso è “gratis” se l’armatore dota la propria nave di una simile apparecchiatura (il costo è sopportabile).
Inmarsat è un sistema basato su una costellazione di satelliti geostazionari la cui copertura è mondiale, esclusi i Poli. FleetBroadband è l’offerta che consente di usufruire dei servizi di telecomunicazione voce e dati anche a bordo di navi, garantendo un’area di copertura tra il 76° parallelo Nord ed il 76° Sud.
E’ possibile l’accesso ad internet, e-mail e intranet dalla nave, connessioni ad una rete d’impresa a terra (LAN), informazioni meteo, telefax, comunicazioni per l’equipaggio: un vero e proprio ufficio a bordo delle navi. Si può accedere ai siti di Social Networking come Facebook, Twitter, Friendster, con un solo clic di mouse, esattamente come fanno i terrestri.
Ci si può connettere tramite Wi-Fi da qualunque cabina e sito della nave. Avere uno scambio di idee in tempo reale e commenti su tutto quello che sta succedendo nella vita delle loro famiglie e amici, in tutto il mondo tramite chat, e-mail e chiamate vocali attraverso Skype. Sono finiti, per i marittimi, i tempi per utilizzare carte pre-pagate per chiamare le loro famiglie a casa attraverso il telefono di bordo-nave. In media, un marittimo spende circa dalle 100 alle 200 euro al mese per le chiamate vocali.
Ricevere e-mail attraverso il loro indirizzo della loro società di navigazione, si traduce solo nel ricevere messaggi senza condividere foto o altri file per non appesantire le linee aziendali; e comunque la possibilità viene data solo quando la nave è in porto.
La banda larga, già sperimentata sulle navi da crociera, ha permesso e sta permettendo collegamenti internet per i loro passeggeri dando la possibilità di leggere posta elettronica da qualsiasi parte del mondo; ed in alcune zone della nave si dispone di WiFi in grado di offrire l’utilizza senza fili a internet per tutti.
Per gli equipaggi, si prevedono dei regolamenti di bordo che gestiranno l’uso di tali tecnologie: orari, tempi, e soprattutto privasy, chiaramente fuori dai tempi lavorativi, anche perchè per i marittimi imbarcati il “riposo” è obbligatorio. Rimane il fatto che internet è un mare-agorà di libertà in cui occorre saper nuotare oltre a navigare.
Foto: Simone Rella