Veronica è di nuovo nei guai. Ma non si parla di donne, bensì di un traghetto che si prestava ad uno fra i più antichi clichè meridionali. Un traffico di droga dall’Albania verso l’Italia, utilizzando appunto un traghetto, il Veronica.
Venticinque gli arresti che dall’alba di questa mattina stanno eseguendo i carabinieri di Borgo San Lorenzo insieme ai militari di Firenze, Roma, Milano, Monza, Lecce, Bari e Treviso. I provvedimenti, emessi dai gip di Milano e Lecce, sono a carico di cittadini albanesi e di imprenditori italiani, tutti accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’operazione è scaturita da indagini della Dda di Firenze, che oltre ai 25 arresti ha portato anche al sequestro preventivo di sette società commerciali per un valore di circa 20 milioni di euro. Sigilli anche per il Veronica e per vari automezzi intestati alle società commerciali confiscate, tra cui 15 autocarri, 16 trattori stradali, 33 tra rimorchi e semirimorchi, furgoni e autovetture.
Ma non è la prima volta che questo traghetto riesce a conquistarsi gli onori della cronaca; già nell’agosto 2010 i quotidiani gli avevano dedicato dello spazio in seguito ad una collisione avvenuta contro la banchina della diga di Punta Riso. Un presunto black out, stando alle dichiarazioni e agli accertamenti scaturiti dai controlli sul traghetto e probabilmente la mancata entrata in funzione del generatore supplementare.
La nave, che trasportava circa 230 persone tra passeggeri ed equipaggio non riportò gravi danni e fortunatamente nessuna conseguenza per la gente a bordo. La notte dell’incidente però, la Veronica era al suo primo tragitto dopo un fermo di cinque mesi per un provvedimento giudiziario in merito a debiti della compagnia armatrice “Surbo Terminal” dei fratelli Primiceri.
Una nave quindi, sempre tenuta sotto stretto controllo, considerando che l’operazione grazie alla quale è stato possibile l’arresto questa mattina di 25 persone e il sequestro di più di 300 chilogrammi tra cocaina, marjuana ed eroina, è partita nel marzo del 2007 sorvegliando uno spacciatore albanese residente a Dicomano.
Gli inquirenti poi, sono riusciti a risalire alle diverse associazioni criminali e ai vari pusher che operavano in Italia, arrivando ad arrestare 76 persone dal 2007 ad oggi con il sequestro di 295 chili di marjuana, 18,5 di cocaina e 3,8 eroina.
Giuliana Scarciglia
Foto: Simone Rella