Subacquea industriale: la risposta del direttore Centro Studi Cedifop, alla mail di un giovane intenzionato a completare il percorso formativo

OTS FSE 3

Manos Kouvakis: «È tutto da rifare perché non basta un “semplice” corso OTS per accedere all’Inshore Diver»

PALERMO – Qualche giorno fa sulla mail del Cedifop è arrivata la richiesta di un giovane che qui in Sicilia sta completando un corso per OTS (Operatore tecnico subacqueo) finanziato dalla Regione siciliana. Al termine del corso il giovane intenderebbe proseguire iscrivendosi al successivo corso “Inshore Diver” del Cedifop. La risposta alla mail arriva direttamente da Manos Kouvakis, direttore del Centro Studi Cedifop ente di formazione professionale di subacquea industriale che opera all’interno del porto di Palermo.

«Pur avendo titoli uguali – spiega Manos Kouvakis – in realtà, l’OTS del Cedifop ha parecchie diversità nei contenuti con tutti gli altri corsi che si realizzano in Sicilia (rispetto alla legge 07/2016 e decreto presidenziale n. 31/2018). Tale differenza impedisce, infatti, di proseguire se non ripetendo il corso OTS finanziato o a pagamento che sia. Durante le attività del corso OTS (che non ha limiti di profondità con immersioni all’interno dell’area portuale, ndr) al Cedifop, come da decreto presidenziale della Regione Siciliana n. 31/2018 pubblicato (per il livello Inshore) a pagina 7 delle aree tematiche del Pdf, inserito nel portale della Regione Siciliana:
https://pti.regione.sicilia.it, realizziamo circa l’80% delle immersioni».

«Il rimanente 20% – prosegue Kouvakis – viene completato con il successivo corso Inshore Diver che prevede dei crediti formativi per chi ha già svolto l’OTS.

Tutte le altre scuole di subacquea non arrivano a coprire neanche il 20% del percorso indicato dalla legge. Questo enorme divario impedisce di proseguire il percorso formativo da noi a chi ha già avuto una formazione altrove. Dura lex, sed lex. Con il corso Ots che stiamo attualmente svolgendo abbiamo fin qui realizzato 90 giorni sui 125 previsti dal percorso formativo con queste caratteristiche: Scuba da 0-19 metri realizzate 337 immersioni con 13.459 minuti; Scuba da 20-3 metri realizzate 88 immersioni con 3.063 minuti; Surface (aria tramite ombelicale dalla superficie) da 0-19 metri realizzate 216 immersioni con 3.897 minuti; Surface (aria tramite ombelicale dalla superficie) da 20-30 metri realizzate 51 immersioni con 1735 minuti; comunica- zione (assistente supervisore alle immersioni) realizzati 2700 minuti; gestione dell’ombelicale realizzati 7319 minuti; assistenza alla vestizione realizzati 2312 minuti. Infine, come Stand-by sono stati realizzati 2288 minuti. Questi 8 step vengono controllati giornalmente dallo staff dei formatori del Cedifop per poi essere riportati in un primo momento su apposite schede e successivamente passati su un file Excel che verifica i tempi e le medie di ogni allievo. Tutto questo proprio come riportato all’articolo n.2 del regolamento del Centro Studi Cedifop».

«Infine, secondo gli standard Idsa, previsti dalla LR 07/2016 (art. 3.2) e DPRS n. 31/2018, per ogni step vengono registrati i minuti di attività individuale, dalla somma degli stessi viene poi dedotta la media della classe per la quale è ammessa una tolleranza del 20%. Se un allievo si trova al di sotto della media/classe in più di 2 step, non potrà essere ammesso agli esami finali del corso sino a quel punto realizzato. Tutto questo permette una distribuzione uniforme delle attività del corso su tutti gli allievi i quali vengono aggiornati quasi giornalmente sui risultati realizzati per eventualmente correggere il percorso per poi arrivare tranquillamente all’ammissione agli esami finali. La quasi totalità degli allievi che stanno seguendo il corso OTS finanziato dal Fondo Sociale Europeo, proseguiranno con il corso Inshore a pagamento che permetterà loro un rapido sbocco occupazionale, considerate le tante richieste che arrivano al Cedifop da parte delle aziende di lavori subacquei.

Il nostro ente aveva anche richiesto un corso che avrebbe portato direttamente gli allievi al livello OTS-Inshore che però la Regione non ha finanziato. Ed è così che gli allievi selezionati che hanno deciso di pagarlo di tasca loro stanno tutti già lavorando. Una riflessione da parte degli organi competenti a questo punto andrebbe fatta».

Intanto che resta in attesa di nuovi bandi, per avviare nel 2025 corsi con finanziamento pubblico, il Cedifop sta preparando un corso libero OTS a pagamento (già autorizzato dall’assessorato al Lavoro) il cui avvio è in programma il prossimo 2 dicembre. E quando ancora mancano due mesi all’avvio, sono già 18 gli allievi che, provenienti da ogni parte del mondo, hanno completato l’iscrizione al corso. Cile, Croatia, Marocco, Senegal, Sri Lanka, Verona, Gavardo, Rimini solo per citare qualche paese di provenienza e solo due dalla Sicilia e dalle “vicine” Calabria e Puglia.

«Il numero esiguo di siciliani che si iscrivono ai corsi – conclude Manos Kouvakis – è purtroppo determinato dai costi elevati ai quali molti di loro o dei loro genitori non possono far fronte. Ed è un peccato che, pur essendo allo stato attuale l’unica a livello nazionale ad aver promulgato una apposita legge, peraltro apprezzata anche a livello internazionale, la Regione Siciliana questo concetto non l’abbia ancora recepito».