Lo scafo a emissioni zero che parteciperà alla prossima America’s Cup come “chase boat” è progettato per raggiungere un’autonomia di 180 miglia e una velocità massima di 50 nodi.
L’impianto di propulsione dello scafo BGH è stato coordinato da due società del Gruppo TESYA (CGT e Finanzauto)
Milano– Il prossimo anno, quando prenderà il via l’America’s Cup nello specchio di mare antistante la città di Barcellona, il team statunitense “American Magic” e quello francese “Orient Express” potranno avvalersi di due distinte barche a impatto zero BGH HSV (Hydrogen Support Vessel).
Per la progettazione delle “chase boat” a idrogeno, il costruttore Bluegame, brand del cantiere navale italiano Sanlorenzo, ha coinvolto numerosi top players internazionali tra cui il Gruppo TESYA, che ha partecipato alla progettazione dell’impianto di propulsione con due società del Gruppo (CGT e Finanzauto).
La prima delle due barche sarà presentata per la prima volta in Italia al Salone Nautico Internazionale di Genova in programma dal 21 al 26 settembre: un’innovazione destinata a spingersi oltre la competizione sportiva e a diventare un concreto esempio di come l’idrogeno possa diventare un sistema propulsivo sostenibile per la nautica da diporto.
L’imbarcazione è in grado di garantire un’autonomia di navigazione di 180 miglia e una velocità massima di 50 nodi a zero emissioni, con rilascio di poche gocce d’acqua. Lo sviluppo del sistema di gestione della potenza e dell’energia a bordo del BGH è stato coordinato da TESYA, Gruppo composto da 24 società, leader nella fornitura di servizi sofisticati e soluzioni integrate per diversi settori, tra cui quello della transizione energetica e della generazione di potenza elettrica. Per questo progetto, in particolare, TESYA ha formato un team dedicato, selezionando ingegneri e tecnici specialisti da due società del Gruppo attive nel settore delle imbarcazioni da diporto e commerciali, CGT – operativa in Italia – e Finanzauto, operativa in Spagna.
“Diventare partner d’elezione per l’industria marittima internazionale, offrendo soluzioni integrate a basse emissioni per decarbonizzare le operazioni dei clienti è uno dei nostri obiettivi al 2025 – dichiara Lino Tedeschi, Presidente e CEO del Gruppo TESYA –. La crescita e la diversificazione della nostra divisione Marino attraverso l’impiego di tecnologie all’avanguardia è uno dei pilastri del piano strategico TESYA EVOLUTION 2025. Come attore proattivo nella transizione energetica, vogliamo estendere le nostre soluzioni per i clienti marittimi anche in altri Paesi; l’America’s Cup rappresenta per noi un’importante vetrina internazionale delle applicazioni più avanzate delle tecnologie adottate dalla divisione Marino”.
“La Strategia adottata recentemente dagli Stati membri dell’Organizzazione marittima internazionale (IMO)[1] punta sulla diffusione di combustibili alternativi in grado di garantire emissioni di gas serra pari a zero o prossime allo zero entro il 2030 – commenta Giorgio Brenna, AD di CGT del Gruppo TESYA -. Tra gli obiettivi del nostro piano strategico c’è quello di creare valore in nuove opportunità di business facendo evolvere le linee di offerta più tradizionali. L’impianto di propulsione per Bluegame non è un semplice prototipo, ma rappresenta un modello potenzialmente replicabile in grado di rappresentare un riferimento per le innovazioni tecnologiche avanzate nel settore nautico”.
Luca Santella, Head of Product Startegy di Bluegame: “Fin dalle sue origini Bluegame ha fatto dell’innovazione uno dei suoi valori fondanti e con il progetto BGH – HSV raggiunge il massimo della sua espressione. Per conseguire l’obiettivo prefissato, abbiamo fatto ricorso ai più esperti professionisti del settore ed ai fornitori delle più avanzate apparecchiature di bordo. Tra questi, CGT e Finanzauto di Tesya, che hanno partecipato al progetto in una delle aree di maggiore complessità: il power and energy management system. Quella con Tesya – CGT e Finanzauto – è stata una collaborazione molto efficace e di grande soddisfazione per il team di progetto.”