da sx. sindaco G.Manfredi, sindaco M. Lepore, G.Amato (Pres. Snib) e G. Calzolari (Pres. BolognaFiere)
Iniziativa promossa da Amato presidente del Salone Nautico.
Bologna– Presentata questa mattina al Comune di Bologna, alla presenza dei sindaci Matteo Lepore e Gaetano Manfredi, del presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari e di Gennaro Amato, presidente di Saloni Nautici Internazionali d’Italia (SNIDI) organizzatore dell’evento, la quarta edizione del Salone Nautico Internazionale di Bologna in programma dal 21 al 29 ottobre p.v.
Durante l’incontro con la stampa sono stati presentati i dati e le novità della prossima esposizione, ma soprattutto è stato illustrato i progetti e contenuti sui quali si svilupperà l’intesa tra le due Amministrazioni cittadine, come ha indicato il sindaco di Bologna Matteo Lepore: “Gran parte dell’indotto della nautica è in Emilia-Romagna, dai motori ai vari componenti, Napoli è la città più importante per questo settore nel nostro Paese e questa Fiera è fondamentale tra le fiere che abbiamo nella nostra città. Oggi abbiamo discusso anche di come continuare a lavorare per rafforzare soprattutto l’ambito della formazione. Servono maestranze e competenze, su questo Bologna e Napoli insieme possono fare delle cose importanti e già le facciamo: in questi giorni Napoli inaugurerà la nuova sede del Cineca e sempre di più sulle tecnologie e i dati Napoli e Bologna lavorano assieme. Siamo le due città che in questo momento stanno lavorando intensamente sul turismo, sulle tecnologie e i dati e anche su questo settore così importante che è il mare, un bene prezioso che dobbiamo preservare”.
Un impegno che il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi sottolinea così: “Oggi apriamo un nuovo fronte, che riguarda l’economia del mare, e che sarà un addendum all’accordo quadro tra Napoli e Bologna siglato tempo fa e che coinvolge diversi campi: dalla innovazione tecnologica al welfare e alla cultura. Il tema della nautica da diporto, in particolare, è molto popolare, perché riguarda le vacanze degli italiani, ma anche perché c’è una filiera molto importante che trova un polo significativo a Napoli per quanto la produzione degli scafi, ma anche nell’area di Bologna c’è un settore molto importante: quello della motoristica marina. Dobbiamo, quindi, rafforzare quest’asse per fare in modo che questa grande filiera produttiva venga rafforzata. A ciò si aggiunge poi un altro tema: la cultura del mare, che significa proteggere il mare, e che va messo al centro dei nostri progetti, insieme a quello della sicurezza, della conoscenza delle regole e delle responsabilità di chi va per mare e la necessità, quindi, di una formazione professionale e di una educazione del cittadino. Sono convinto che questa esperienza, una delle prime a livello italiano di due città e due fiere possa essere il battistrada per una cooperazione, di un sistema di rete che darà benefici non solo a Napoli e Bologna ma a tutto il Paese”
Soddisfatto il presidente Amato per l’iniziativa che avvia un processo duraturo e di sviluppo per la media e piccola nautica: “La Nautica non è solo barche ma è composta da una filiera che deve guardare anche ai servizi, alla formazione e alla cultura della conservazione del bene mare. L’intesa raggiunta tra le due Amministrazioni, fortemente voluta dalla nostra organizzazione, è solo un primo passo che intendiamo amplificare in tutta Italia consentendo ad altre strutture fieristiche come Genova, Bari e Catania, di far parte della nostra squadra. Per il Salone invece, per il quale siamo in costante crescita d’interesse, auspico una valida partecipazione del pubblico grazie all’accordo con BolognaFiere che ci vedrà abbinati al salone Auto e Moto d’Epoca”
“Bologna non ha il mare, ma ha i marinai – ha affermato il presidente di BolognaFiere Spa, Gianpiero Calzolari -. Per questo crediamo molto nelle potenzialità di sviluppo di questo appuntamento che sta crescendo e che pensiamo possa attrarre i tanti appassionati della piccola e media nautica che potranno scoprire a Bologna il meglio delle innovazioni di mercato. Quest’anno l’evento (21/29) dal 26 al 29 ottobre si svolgerà in contemporanea ad Auto e Moto d’Epoca. Quindi il divertimento per i visitatori raddoppia. Siamo felici di avere i Sindaci di Bologna e Napoli al nostro fianco, questa alleanza ci darà senz’altro grandi soddisfazioni”.
Saluto del presidente Amato
I dati di fatturato nazionale e di esportazione estera della nautica da diporto italiana sono in netta crescita da 5 anni a questa parte. Le percentuali, nonostante il difficile biennio mondiale oramai alle spalle, indicano che il settore produttivo gode di ottima salute, eppure non bisogna lasciarsi ingannare da questo lustro di successi per la cantieristica di settore.
Se da un lato la produzione “ubbidisce” ad una delle più note leggi di mercato: domanda e offerta, dall’altra parte non bisogna cullarsi sugli allori. L’altra parte risponde al nome della Filiera Nautica che va ben oltre le barche e che invece accusa notevoli ritardi legati ai servizi, alle pubbliche amministrazioni ed alle leggi vincolanti per lo sviluppo delle infrastrutture necessarie come i porti.
Dunque, da qui il paradosso: se da un lato l’Italia è prima produttrice ed esportatrice nel mondo, dall’altra è il Paese con il rapporto chilometri di costa/porti da diporto con l’indice più basso dell’intero bacino del Mediterraneo. Ovviamente il problema si riverserà o, meglio esiste già, sul comparto produttivo che per ogni 10 nuove barche costruite trova disponibilità media di ormeggio ridotta a sole 5 unità, con la conseguenziale riduzione di acquisto per l’impossibilità, da parte del compratore, di trovare un Marina disponibile.
Proprio su questo primario problema l’Associazione Italiana Filiera della Nautica (AFINA) ha iniziato a lavorare, analizzando gli aspetti ancor più gravi che avrebbero colto, prima, i territori cittadini che sono bagnati dal mare con la riduzione di perdita di posti di lavoro ed economia per indotto e, poi, quelli dove si sviluppano la produzione di materie prime e accessoristica, perdendo PIL produttivo e sviluppo tecnologico. Da qui la necessità di coinvolgere le istituzioni, nazionali di Governo, e Amministrazioni locali, per lavorare e cercare di invertire questo fenomeno che a breve rischia di fermare il positivo trend della prestigiosa cantieristica nautica made in Italy.
Aver trovato piena disponibilità nei Primi Cittadini di Bologna e Napoli, sedi di saloni nautici internazionali, per realizzare un sistema virtuoso coinvolgendo forze istituzionali e imprenditoriali private, per sostenere la nautica da diporto italiana di piccole e medie dimensioni (6 /15 metri), rappresenta un passo importante. La realizzazione di progetti per la costruzione dei porti, finanziati da imprenditori privati e da aziende del comparto, sotto la supervisione e la gestione istituzionale, come sta facendo l’Amministrazione comunale partenopea, è sicuramente una svolta che favorisce il sistema nautico diportistico. Allo stesso tempo, la volontà esecutiva dell’Amministrazione comunale di Bologna, nel sostenere una fiera nautica in un capoluogo che non è bagnato dal mare, rappresenta un’intelligenza gestionale che non si ferma a concetti geografici, ma coglie le opportunità di sviluppo territoriale grazie ad turismo fieristico come accade da anni a Düsseldorf, sede del più grande salone europeo della Nautica.
L’accordo di un protocollo tra Matteo Lepore e Gaetano Manfredi, entrambi estimatori della Blu Economy, per il sostegno e lo sviluppo della media e piccola nautica, rappresenta, a mio giudizio, un primo passo fondamentale per la realizzazione di un asse importante tra Bologna e Napoli, capoluoghi di regioni riferimento della Riviera Adriatica e del basso versante tirrenico. L’augurio che rivolgo a questa quarta edizione del Salone Nautico Internazionale di Bologna è quello di poter rappresentare, negli anni a venire, il punto di ripartenza e di svolta in favore della filiera nautica da diporto.
Saloni Nautici Internazionali D’Italia
Il Presidente
Gennaro Amato