AL VIA LA CAMPAGNA DI SOLIDARIETA’ DELLA FONDAZIONE TENDER TO NAVE ITALIA ETS

FONDAZIONE TENDER TO NAVE ITALIA

23 PROGETTI PROVENIENTI DALL’ITALIA E UNO ANCHE DALL’ESTERO PROTAGONISTI DELLA CAMPAGNA 2023 CHE HA OTTENUTO IL CONFERIMENTO DELLA MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

PER I 30 ANNI DAL VARO DELLA NAVE UN FRANCOBOLLO A TIRATURA SPECIALE EMESSO DA POSTE ITALIANE

OLTRE AI PROGETTI DI SOLIDARIETÀ, DIVERSE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA

La Spezia-Presentata questa mattina a bordo di Nave Italia la campagna di solidarietà 2023 che salperà il 18 aprile dal porto di La Spezia per toccare, in un arco di circa 6 mesi, i porti italiani di Genova, Savona, Livorno, Civitavecchia, Olbia e Cagliari. A bordo, in compagnia dell’equipaggio della Marina Militare e dello staff scientifico della Fondazione, saliranno 23 associazioni ed enti no profit del terzo settore provenienti da tutta Italia e una dal Sudafrica, per sperimentare come il metodo Nave Italia influisca positivamente sul benessere di chi vive un disagio o una disabilità.

Oltre ai progetti di solidarietà, diverse le iniziative in programma: la partecipazione alla settimana Velica Internazionale “” a fine aprile; il Trofeo Siad Bombola d’oro a maggio a Santa Margherita Ligure; la Festa della Marina prevista nel mese di giugno a La Spezia; il progetto “Academy to Italy!” realizzato in collaborazione con il Royal Cape Yacht Club Sailing Academy di Città del Capo, che tra giugno e luglio vedrà salire a bordo alcuni ragazzi delle township di Cape Town; la collaborazione, sempre nel mese di luglio, con Luna Rossa a Cagliari, per proseguire sino a novembre inoltrato.

Durante la presentazione del programma 2023 della , sono stati illustrati due importanti riconoscimenti: il conferimento della Medaglia del Presidente della Repubblica alla campagna solidale 2023 della Fondazione e l’emissione da parte di Poste Italiane, in concomitanza dei 30 anni dal varo della nave, del francobollo di Nave Italia in tiratura speciale. Sempre per celebrare il trentennale, l’Istituto Idrografico della Marina Militare ha dedicato alla Fondazione Tender To Nave Italia un’inedita carta nautica con l’indicazione della rotta solidale, che verrà distribuita durante la stagione alle associazioni che navigheranno a bordo di a Nave Italia.

Dopo un’attenta selezione, terminata a dicembre 2022, che ha visto il comitato scientifico della Fondazione Tender to Nave Italia impegnato nell’analizzare le domande di circa 50 associazioni, sono stati individuati i 23 equipaggi straordinari che salperanno a bordo di Nave Italia nel corso della campagna.

Tra i numerosi progetti si segnala: a maggio “Il viaggio di ESPRIMO” promosso dall’Università degli Studi di Verona – Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, rivolto a pazienti affetti da sclerosi multipla di età compresa tra i 18 e i 45 anni; nel mese di giugno “È tempo di salpare 2”, promosso da AGOP – Associazione Genitori Oncologia Pediatrica, che si rivolge a pazienti tra i 12 e i 18 anni affetti da patologie onco-ematologiche seguiti presso l’UOSD di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e il Centro di Proton Terapia di Trento; tra giugno e luglio sarà la volta di “Academy to Italy!”, progetto promosso da Il Royal Cape Yacht Club Sailing Academy di Città del Capo, con l’intento di avvicinare al mondo della vela studenti sudafricani di età compresa tra i 15 e i 23 anni, provenienti da comunità povere ed emarginate a causa delle conseguenze storiche dell’apartheid del paese.

E ancora a luglio, grazie a “Diabete in navigazione: come la tecnologia può aiutare”, programma proposto dalle associazioni Diabete Zero ODV e JANASDIA con la partecipazione del Team di Luna Rossa, un gruppo di diabetici tipo 1 insulino dipendenti, supportato da un team specialistico, dovrà affrontare la sfida di conciliare le tempistiche imposte dalla malattia con quelle della vita di bordo; altro progetto da segnalare per il mese di luglio è “La Nave dei Segni”, giunto alla seconda edizione, promosso dalla Fondazione La Casa delle Luci di Roma e rivolto a giovani tra i 20 e i 40 anni con disabilità che impediscono loro di esprimersi verbalmente.

Nella prima settimana di agosto sarà la volta dei pazienti seguiti dal Dipartimento di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. “A gonfie vele contro il cancro”, questo il nome del progetto, è parte integrante del percorso di cura e ha come obiettivo principale quello di far sperimentare a giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni, nuove abilità e comportamenti all’interno di una cornice avventurosa come quella del Brigantino.

Dopo una breve sosta a settembre, Nave Italia ripartirà con a bordo “Seastyle”, progetto promosso dall’Istituto di Istruzione Superiore Antonio Stradivari di Cremona, che si concentra sulla musica come esperienza espressiva, aggregativa e terapeutica, fruttando la creatività e l’arte in una dimensione collaborativa. Si proseguirà la navigazione con il progetto “Viaggio e Benessere nell’anziano fragile”, promosso dall’Università degli Studi di Bergamo e l’Associazione Insieme a te, al secondo imbarco su Nave Italia, che intende valutare l’efficacia degli approcci educativo-esperienziali del viaggio, nelle persone anziane e affette da demenza. In chiusura di stagione, con il progetto “Navigare a Vista” saliranno a bordo un gruppo di ragazzi non vedenti o ipovedenti di età compresa tra i 12 e i 35 anni, in condizione aggiuntiva di disabilità cognitiva lieve. Questo progetto, promosso dall’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione del Consiglio Regionale Del Lazio Onlus, permetterà ai beneficiari di vivere esperienze in cui avventura e razionalità coesistano, rispettando i tempi di cui necessitano per elaborare le esperienze. A chiudere la stagione ad ottobre “Autonomi”: il progetto, proposto dalla fondazione “il domani dell’autismo” di La Spezia, è rivolto a giovani di età compresa tra i 16 e i 40 anni con disturbo dello spettro autistico, ma già inseriti all’interno di percorsi educativi. L’obiettivo è accompagnarli in un percorso finalizzato all’indipendenza, riducendo il rischio di essere affidati ad un istituto, attraverso esperienze che mirano a sviluppare le autonomie personali, promuovere la socializzazione e favorire sbocchi occupazionali, garantendo un futuro adeguato.

“Dal 2007 ad oggi Nave Italia ha percorso oltre 40.000 miglia promuovendo la cultura del mare e della navigazione come strumenti di educazione, formazione, inclusione sociale e supporto alla terapia riabilitativa – ricorda l’Ammiraglio Giorgio Lazio, presidente di Fondazione Tender To Nave Italia. Dopo il difficile periodo dovuto alla pandemia da Covid -19, che ha comunque visto Nave Italia operare senza interruzioni seppure in maniera ridotta, già dal 2022 siamo tornati a navigare a vele spiegate con un ricco calendario che, anche per questo 2023, vedrà a bordo oltre venti ambiziosi progetti che auspichiamo favoriscano ulteriormente il consolidamento del “metodo Nave Italia”, nel quale crediamo fortemente, per la creazione di una società più inclusiva e priva di barriere”.

“Nel 2022 – commenta il Prof. Paolo Cornaglia Ferraris, Direttore Scientifico della Fondazione Tender to Nave Italia – hanno goduto del “metodo Nave Italia” 239 beneficiari e 91 operatori: bambini, adolescenti, adulti, perfino anziani con demenza che vivono disabilità e disagio; insieme a loro si sono imbarcati coloro che ne avevano cura. Salire a bordo, affrontando il mare è diventato metafora di una vita instabile, come le onde del mare. Ma poi ciascuno scopre che prossimità, disciplina e condivisione sono strumenti di guarigione. Hanno vissuto insieme un’avventura entusiasmante, giosa, educativa, terapeutica. Chi era convinto di non riuscire, scopre risorse nuove, soprende se stesso e gli altri e conquista nuove energie. L’amore per il mare e la natura diventano conquista di una vita diversa. Ognuno dimentica i propri limiti, arricchendo l’altro di originalità. Al rientro, le emozioni diventano ricordi indelebili di un cambiamento improbabile, eppure raggiunto, che trasforma ciascuno in marinaio speciale. Chi li abbraccia al rientro dice: “non credevo ci sarebbe riuscito”; sarà obbligato a ripensare al proprio modo di vedere fragilità e percosri assistenziali. Il “metodo Nave Italia” fa bene ai deboli, ma anche a loro curanti.”