«Abbiamo avuto 416 milioni di euro per interventi sul porto nuovo di Trieste con l’elettrificazione dei moli e diventeremo il nuovo porto dell’Ungheria. Siamo arrivati a 10mila treni con un sistema ferroviario che raggiunge tutta l’Europa. Inoltre ci sono 65 ettari sul mare del porto vecchio, stiamo urbanizzando, stiamo posando 100 chilometri di tubazioni», ha detto Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste durante il convegno “Economia del Mare” organizzato dal Sole 24 Ore.
M. Agrusti (Pres. Confindustria Alto Adriatico) al Convegno “Economia del Mare” del Sole 24 Ore: Cambiare il ragionamento su economia mare
«Il mondo di sei mesi fa non è lo stesso di oggi e non lo sarà per i prossimi 30 anni e quindi occorre un cambio di ragionamento sull’economia del mare. Dobbiamo portare intorno ai porti una grande competenza per la realizzazione delle infrastrutture», ha detto Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico durante il convegno “Economia del Mare” organizzato dal Sole 24 Ore.
IL CONVEGNO “ECONOMIA DEL MARE”:
Il Sole 24 Ore presenta la prima edizione dell’evento ECONOMIA DEL MARE. Nuovi scenari e sfide per la Blue Economy, dedicato all’industria marittima, settore strategico per l’intera economia nazionale e per la gestione delle imprese dei settori dei trasporti, della logistica, dello shipping e della portualità. L’evento si terrà giovedì 14 luglio dalle 10.30 alle 17.00 e sarà contemporaneamente in tre città: Genova (a bordo della Costa Firenze), Trieste (la Sala Oceania del Centro Congressi Stazione Marittima), Napoli (nei locali della Sala d’Amato dell’Unione Industriali).
Il Convegno Economia del mare, alla sua prima edizione, vuole rappresentare un osservatorio annuale del Sole 24 Ore per il sistema dell’industria marittima italiana analizzandone il potenziale di crescita, gli scenari e le nuove sfide per gli operatori anche di fronte ai mutati equilibri geopolitici mondiali. Al centro della discussione la ricerca e l’innovazione per promuovere e sviluppare modelli sostenibili; la portualità come perno per la crescita dei traffici internazionali e l’innovazione tecnologica e digitale per i porti di nuova generazione; la formazione delle nuove competenze necessarie per svolgere i mestieri del mare; i macrotrend geopolitici e gli scenari evolutivi.