TURISMO: UNA NUOVA DESTINAZIONE D’USO

Brindisi. Questa mattina, su disposizione della Camera di Commercio di Brindisi, si è svolto un gruppo di lavoro fra esperti e portatori d'interesse sulla valorizzazione turistica della destinazione ‘Marine di Puglia'.

Una destinazione scelta dalle Camere di Commercio pugliesi per la sua valenza strategica, per inquadrare le necessità e le opportunità per un concreto sviluppo turistico locale che passi attraverso destinazioni inclusive e capaci di esprimere prodotti turistici identificativi del territorio, per intercettare le esigenze di una domanda in continua evoluzione.

Il percorso progettuale riguarda il “: UNA NUOVA DESTINAZIONE D'USO. IMPRESE E TERRITORI PER COSTRUIRE LO SVILUPPO LOCALE”.

E' stato presentato il progetto, a cura dell'Istituto Nazionale Ricerche Turismo (ISNART), con i seguenti obiettivi: informare gli stakeholder sullo stato di avanzamento del progetto; raccogliere spunti e proposte su aspetti specifici della destinazione; favorire il confronto e lo scambio fra gli stakeholder; trasmettere l'importanza di un approccio collaborativo per il sostegno della destinazione .
I partecipanti sono stati accompagnati nell'ingresso sulla piattaforma Mural e nell'utilizzo di poche, essenziali funzioni che hanno consentito loro di interagire e soprattutto nel leggere i ‘pilastri' e le caratteristiche della destinazione turistica in esame alla luce della conoscenza del territorio e della loro prospettiva professionale.

A ciascun partecipante è stato chiesto di offrire spunti, punti di vista e proposte; poi sono stati suddivisi in gruppi, a ciascuno dei quali è stato assegnata una caratteristica della destinazione da esplorare insieme, allo scopo di individuare elementi prioritari di intervento. Infine, in assemblea plenaria, ogni gruppo ha esposto la sintesi della riflessione fatta agli altri gruppi.

La mia breve considerazione in qualità di docente ‘Navigazione e trasporti marittimi', oltre a formatore di nautica da diporto e direttore scientifico de IL .

Il porto turistico e/o marina sappiamo che è una struttura complessa e questo vada riconosciuto. Per troppo tempo è stato considerato solo come una sterile fornitura di servizi tecnici e di attrezzature a servizio del diporto nautico.

Oggi si parla di porti turistici localizzati in ambienti di particolare ‘pregio ambientale' orientati alla ‘sostenibilità' intesa nella più ampia accezione del termine.

Nel formulare una proposta condivisa di ‘Marina di Puglia', vanno considerati gli aspetti ‘funzionali, estetici, ambientali, giuridici, tecnici, finanziari, commerciali' di una località portuale o di una marina semplice, se vogliamo una vera destinazione d'uso.

Atmosfera, comfort, attenzione all'ambiente, consumo energetico, sicurezza sono parti delle attese dell'utente che si aspetta, oggi, dal porto turistico e/o da un marina – un luogo privilegiato di quiete e dello svago.

Creare ‘valore aggiunto' significa liberare il porto dalla condanna di essere solo un ricovero di barche.

Cogliere e valorizzare gli aspetti, emozioni immaginifici propri del porto turistico, significa entrare nella dimensione inedita di riparo- desiderio di partenza – dialogo con il mare. Tutte condizioni che anticipano il ‘momento della partenza e del viaggio' – premesse al piacere inedito della scoperta e del navigare dolce nel mare e sul mare.

A mio modesto avviso, nella destinazione d'uso vanno comprese: attività per la nautica da diporto – articolazione dei tempi e degli spazi – struttura economico/territoriale con implicazioni sociale/ambientale/culturale. Un ‘clima' gradevole, disteso, raffinato che si dovrà opporre a quello burocratico, aziendalista, efficientista in sostanza non una governance di un porto commerciale. Governance che dovrà essere legata al processo di crescita del territorio che riguarda imprese, enti territoriali, associazioni, centri di educazione e formazione marinara.

Un ‘Borgo marinaro' con la sua agorà del mare e soprattutto luogo di accoglienza e d'incontro.
Credo che prima di tutto vada riconosciuta la nautica da diporto, dei porti e degli approdi, come vere e proprie strutture turistiche, non solo a parole, ma prevedendo interventi di valorizzazione e promozione;
Allo stesso tempo credo che vada considerata la ‘navigazione da diporto' come un segmento turistico alla stregua del turismo enogastronomico o del mototurismo, e attivare la sua valorizzazione e promozione sia nell'hub digitale turistico previsto dal Pnrr, sia nei piani di promozione del ministero e dell'Enit, attraverso un'istanza al ministro del Turismo.

Alla Regione Puglia, si chiede di accelerare il recepimento nella propria legislazione della figura del ‘Marina resort' come struttura turistico ricettiva all'aria aperta con una armonizzazione delle diverse definizioni e classificazioni e dando una ‘chiara e condivisa regolamentazione' alle nuove forme di ricettività turistica, quale di static charter, o locazione all'ormeggio, già molto diffuse a livello internazionale e presenti nella realtà italiana, come l'Albergo nautico diffuso, le House Boat, il Bed & Boat'.