Vertice tra i dirigenti della SpA ed il presidente di AFINA, Gennaro Amato, per le edizioni espositive dei prossimi anni. Intanto la nautica da diporto italiana “vola” sui mercati.
Napoli – La nautica italiana da diporto gode di buona salute. Pandemia e misure di contenimento sociale non fermano la crescita di produttività del settore che registra, a livello nazionale, nel 2020 un incremento pari al + 8%. La Campania è tra le regioni più produttive grazie ai numerosi cantieri di gozzi, gommoni e yacht tra i 12 e 18 metri e ad un’offerta turistica di località sulla linea di costa che fa da contrasto però ad una insufficienza di posti barca.
“I dati della crescita di produttività sono costanti dal 2016 ad oggi e prima della pandemia viaggiavano in doppia cifra positiva di percentuale – afferma Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica -, mentre oggi siamo al + 7-8%. Purtroppo le strutture di ricettività portuali per il diportismo sono insufficienti alla domanda che sta crescendo proprio durante della pandemia. Un’imbarcazione garantisce il distanziamento sociale e soddisfa le necessità di vacanze di prossimità, insomma una certezza che trasforma l’acquisto in un bene rifugio”.
Analisi ben riconosciuta anche dalla dirigenza della Mostra d’Oltremare, costretta allo stop fieristico per le regole di Governo, ma già al lavoro per far ripartire la macchina produttiva delle esposizioni. Presidente e AD hanno infatti incontrato, nelle ultime ore, il numero uno di AFINA, Gennaro Amato, per riprogrammare la 48esima edizione del Nauticsud 2021, che di fatto slitterà a febbraio 2022 (12-20). Tra i temi trattati anche il futuro della nautica alla Mostra d’Oltremare: il triennio sino al 2024 sarà un trampolino di lancio per il 50°anniversario del Nauticsud.
“Guardiamo al futuro con ottimismo – afferma il nuovo amministratore delegato di MdO, Maria Caputo -. Al momento siamo bloccati dalla pandemia ma non per questo inattivi, risolvere una serie di difficoltà e di richieste degli organizzatori di fiere che non si sono potute svolgere è stato un primo passo, ora bisogna immaginare una ripresa graduale ma ben strutturata. La nautica è uno dei pochi segmenti, così come il settore alimentare e quello farmaceutico, che non si sono fermati e noi, in quanto proprietari del brand Nauticsud, dobbiamo valorizzare il comparto che porta economia all’intera regione organizzando il futuro espositivo del salone”.
Tre anni per raggiungere il progetto immaginato da Afina e condiviso dai vertici della Mostra d’Oltremare: quello di organizzare nel 2024, in occasione dei 50 anni del Nauticsud un’esposizione di interesse internazionale coinvolgendo l’intero bacino del Mediterraneo.
“L’idea è quella di rendere Napoli capitale del Mediterraneo della nautica da diporto – conferma il presidente di MdO, Remo Minopoli-. Il Nauticsud è il secondo brand della MdO SpA per longevità, dopo la Fiera della Casa, e quindi prevediamo di coinvolgere i Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, attraverso ICE, ambasciate e consolati italiani all’estero, ed invitare delegazioni straniere a partecipare all’appuntamento celebrativo. L’impegno sarà notevole – conclude il presidente della SpA – e la programmazione è alla base di un buon risultato, perciò parlarne sin da oggi con Afina, nostro partner organizzativo del Salone Nauticsud da diversi anni, che ci ha proposto il progetto, significa poter immaginare un grande rilancio anche dell’intero quartiere fieristico”.