Dopo aver terminato la stagione con la sua prima vittoria in Mediterraneo, Ambrogio Beccaria è stato insignito dal Comune di Milano con la massima onorificenza meneghina: l’Ambrogino d’oro. Il più giovane dell’elenco dei 15 premiati e unico velista insieme al suo omonimo Fogar, premiato alla memoria nel 2005 e a Giovanni Soldini nel 1996, Beccaria, 29 anni, ingegnere nautico, è molto sorpreso e felice di questo premio inaspettato che verrà consegnato come da tradizione il 7 dicembre prossimo.
A Beccaria, reduce da una stagione breve a causa dell’emergenza sanitaria ma pur sempre vittoriosa (primo alla Mini en Mai, alla Duo Concarneau e alla Mini Solo 222), sarà consegnata la Medaglia d’oro dell’Ambrogino per aver vinto nel 2019 – primo italiano nella storia della vela – la transatlantica in solitario Mini-Transat a bordo di una piccola imbarcazione di 6 metri e mezzo.
Ambrogio, particolarmente legato alla sua città nonostante viva per la maggior parte del tempo a Lorient, in Bretagna, si è fatto portavoce di un messaggio di sostenibilità realizzando anche un progetto didattico sull’oceano in una scuola primaria milanese.
“Sono grato al Consiglio Comunale e al sindaco Beppe Sala che mi hanno dato questa onorificenza. E’ molto emozionante ricevere questo premio ed essere riuscito a portare in alto i colori di Milano è stata una grande soddisfazione. C’è una persona che non abbraccio da moltissimo tempo e vorrei approfittarne per farlo virtualmente dedicandole questo premio. Ciao Nonna!!”.
La nuova partnership con Yacht Club Italiano
Vincitore de “Il Velista dell’anno” per due anni di seguito (2019 e 2020), Beccaria è pronto per una nuova stagione tutta da costruire. Nel frattempo Ambrogio ha trovato una nuova base in Mediterraneo entrando nelle file sportive dello Yacht Club Italiano. Da quest’anno, infatti, il giovane navigatore oceanico correrà con i colori dell’antico e glorioso Club genovese fondato nel 1879 e avrà proprio a Genova la sua base logistica e sportiva italiana.
“Sono lusingato che lo Yatch Club Italiano mi abbia contattato dopo la vittoria della Transat. Mi ha fatto da subito ben sperare perché sono tanti i velisti passati da questo club, velisti che poi hanno fatto grandi cose, a partire da Pietro D’Alì e Andrea Caracci. Per me è una bella ricarica di fiducia e di sicurezza, e questo permette di lavorare bene e cercare nuovi sponsor per il futuro”.
Jean Dufour, direttore Sportivo di YCI:
“È con piacere che abbiamo accolto un atleta così determinato e appassionato nella grande famiglia dello YCI. Ad Ambrogio, dunque, il compito di portare alto il guidone bianco e rosso nelle sue prossime imprese sportive. Guardiamo con grande interesse a questo velista che ha già dimostrato di avere la stoffa giusta nella sua brillante carriera sui Mini. Alla fine di un anno così impegnativo per tutti, esprimiamo anche le congratulazioni ad Ambrogio per aver ricevuto un riconoscimento così importante come l’Ambrogino d’oro”.
Fondato a Genova nel 1879, lo Yacht Club Italiano è il più antico club velico del Mediterraneo. Con sede nel Porticciolo Duca degli Abruzzi, lo YCI ha sempre avuto come obiettivi la diffusione dello yachting e l’organizzazione di regate. La Rolex Capri Sailing Week, la Rolex Giraglia, le World Cup Series e il Campionato Mondiale 2.4, come ultime arrivate in ordine cronologico, sono solo alcune delle regate internazionali organizzate dallo YCI. Nell’ambito dei Mini 6.50, lo YCI è la sede della Classe Italiana Mini e organizzatore del Grand Prix d’Italie – Coppa Alberti, una delle regate più importanti del Mediterraneo per la flotta Mini 6.50. Il presente e il futuro di un Club da sempre pronto a misurarsi con nuove sfide.
Chi è Ambrogio Beccaria
Ambrogio Beccaria, milanese, una laurea in Ingegneria nautica alla Spezia, è un velista professionista, nome emergente delle regate oceaniche internazionali. Gli inizi sono quelli di tanti, con i corsi di vela in Sardegna dagli undici anni. Poi, a diciotto, con un vecchio Laser vince un Campionato italiano di classe e arriva terzo agli Europei. Seguono altre regate nel Mediterraneo, a bordo del 16 metri Shambala e nel 2013 comincia a navigare con il Mini 6,50, una barca da corsa di soli sei metri e mezzo di lunghezza. Partecipa al Campionato italiano di classe (della quale oggi è presidente in Italia), poi arriva l’Oceano in navigazione solitaria: nel 2016 è secondo alla Les Sables-Azzorre-Les Sables, nel 2017 la Mini Transat, nel 2018 vince sei regate consecutive del Campionato classe mini 6.50 francese, dominando letteralmente la stagione con il suo nuovo Pogo 3 #Geomag e aggiudicandosi anche il titolo di campione francese di course au large. E nel 2019 vince, primo italiano della storia, la Mini Transat, che la classica delle regate in solitario con quei “gusci” da corsa.
Ora è impegnato nello sviluppo di un prototipo di Mini, tra i primi “volanti”, vale a dire dotati di foil, appendici che alzano lo scafo dall’acqua, e sogna di prendere parte a un giro del mondo per Class 40 e ai Giochi olimpici nella nuova disciplina di vela d’altura in duo misto. I francesi, dominatori della vela oceanico, lo hanno definito “Beccaria l’extraterrestre”, per il suo talento nel saper navigare più veloce degli altri. Come ultima regata in ordine cronologico, Ambrogio ha partecipato -e vinto – alla “222 MiniSolo” i primi di novembre: una regata in solitaria per Mini che parte da Genova e traguarda le isole di Bergeggi, della Giraglia e Capraria per poi tornare nel capoluogo ligure, valida come prova di qualificazione per la prossima Mini Transat.
L’Ambrogino d’Oro
La tradizione dell’Ambrogino d’Oro sfiora quasi un secolo di storia: ebbe inizio nel 1925 quando ancora c’era il podestà. In origine l’Ambrogino era una moneta, la cui diffusione risale alla Milano del 1300, oggi è l’onorificenza più alta che la città di Milano consegna annualmente ai suoi cittadini più meritevoli.
Il premio meneghino spetta ai cittadini di nascita o di adozione milanese che si sono distinti in città per il loro impegno, negli anni sono stati tanti nomi illustri a riceverlo (medici, attori, industriali, personalità di rilievo, benefattori, personaggi più o meno noti) ma solo tre velisti: Giovanni Soldini nel 1996, Ambrogio Fogar alla memoria nel 2005 e Beccaria nel 2020.