Tecnologia e tradizione, un percorso unico a Pescare Show che ha aperto la sua 21ª edizione. Oggi è il drone che può portare la lenza dove c’è abbondanza di pesce, ma pure la canna da pesca inglese artigianale in legno nella custodia conserva ancora il suo fascino. Di mezzo c’è la didattica di profondo rispetto per l’ambiente marino che FIPSAS rivolge ai bambini, con in più l’esperienza del simulatore di drifting: si impugna la canna e la macchina tira come un tonno con cui si ingaggia la lotta al culmine della catena alimentare. Nel quartiere fieristico di Vicenza, il Salone internazionale della pesca sportiva e della nautica da diporto di Italian Exhibition Group conquista adulti e bambini, con le ultime novità tecniche e di prodotto e la cultura della sostenibilità.
FIPSAS, TUTTI I BAMBINI VOGLIONO CATTURARE IL TONNO
Si sceglie il pesce da catturare e con il quale ingaggiare una vera e propria lotta. Nello stand di FIPSAS – Federazione Italiana della Pesca Sportiva e Attività Subaquee, si impugna la canna da pesca, e il mulinello inizia a rilasciare la lenza mentre la preda fugge. Venti, trenta metri da recuperare e più. Mentre il timer segna i minuti rimanenti, prima che il pesce sia riuscito a liberarsi dell’amo. Inizia con questo percorso di consapevolezza di un animale che deve essere rispettato, che si avvicinano i bambini alla pesca sportiva. Trota, black bass, luccio, carpa, palamita, branzino, pesce gatto, pesce siluro, e, in cima alle preferenze di chi si mette alla prova, il tonno. Il più difficile. Da un lato dello stand i biologi spiegano la catena alimentare e la taglia corretta da catturare e poi, per chi vuol provare, si passa alla cattura. E poi capita di scoprire che i bambini che pescano i tonni nel Mediterraneo assieme ai genitori, rilasciano davvero in mare le catture di taglia troppo piccola. Operazione rispetto compiuta.
PESCA COL DRONE, SALVATAGGIO COL BATTELLO TELECOMANDATO
Dov’è il banco di pesci? Te lo dice il drone in volo, che ti dà anche una mano a portare la lenza magari più distante di duecento metri. A Pescare Show, il salone organizzato da IEG nel quartiere fieristico di Vicenza, anteprima tecnologica nell’acquisizione delle prede e nella sicurezza in mare. Drone e battello telecomandato più veloce del bagnino e anche del cane da salvataggio. Il drone vola, nello schermo si vede dove l’esca non arriverebbe mai. Si pigia un tasto e l’esca cade in mare, si fa ammarare il drone e la telecamera filma sotto il pelo dell’acqua la preda che abbocca. Tecnologia che lavora quasi come un piccione viaggiatore per portare la lenza, occhio per l‘avanscoperta della cattura, crea emozione dal vivo e ricordi da condividere con gli amici. Ma c’è anche un’altra anteprima: il battello pensato per il salvataggio in acqua, e non c’è onda che tenga. Tira fino a 150 chili, il Rescue Boat a tenuta stagna con maniglie e antenne luminose cui aggrapparsi in totale sicurezza e che, da imbarcazione o da riva, recupera il disperso in mare. Resiste fino a venti di 4 nodi, in nome della sicurezza.
MULINELLI E CANNE VINTAGE, QUANDO LA PESCA È STORIA
Materiali innovativi sinonimo di performance. Nonostante ciò, c’è ancora chi sceglie di pescare con canne da pesca giapponesi in bambù degli anni Sessanta, o con canne in legno di fabbricazione artigianale inglese e lavorate con la fiamma. Il tutto completato da un mulinello vintage, restaurato da chi conosce storia e tecnica della pesca sportiva. I prezzi possono sbalordire, ma la curiosità e il fascino del design dalle prime produzioni italiane che riprendevano quelli arrivati dalla svizzera o qualche rarissimo mulinello inglese, della fine degli anni Trenta, sino all’evoluzione del meccanismo di recupero con l’archetto completo negli anni Sessanta è anche un viaggio nel tempo che fa riscoprire modelli rari, spesso pezzi unici, dove collezionismo e passione si mescolano ancora.