Trieste– Ammontano a quasi 2,4 milioni di euro i fondi che la Regione metterà a disposizione per investimenti nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Lo ha stabilito l’Esecutivo del Friuli Venezia Giulia approvando, su proposta dell’assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier, quattro specifici bandi dedicati al comparto e collegati al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp).
Quello più corposo, al quale sono stati destinati complessivamente 1 milione 950 mila euro, riguarda il finanziamento nella misura del 50 per cento dei progetti di investimento che verranno presentati dalle imprese acquicole. La somma potrà essere utilizzata per l’ammodernamento degli impianti ittici al fine di mantenere e migliorare le condizioni del settore, il rafforzamento della competitività di quanti operano nel comparto, la diversificazione delle specie allevate, il miglioramento della qualità del prodotto e la diversificazione del reddito con altre attività complementari. La soglia contributiva massima per ogni singola domanda non potrà superare i 450 mila euro. Le richieste dovranno essere inoltrate entro il 15 ottobre 2019.
Un altro bando approvato dalla giunta è destinato invece alla concessione di contributi in conto capitale per sostenere il reddito degli operatori della pesca e dell’acquacoltura attraverso lo sviluppo di attività complementari. Ne sono esempio il turismo legato alla pesca sportiva, l’ospitalità turistica, le attività ricreative didattiche e di servizio alla persona (finalizzate alla conoscenza e alla valorizzazione dell’ambito costiero e lagunare) ed inoltre l’avvicinamento del pubblico al mondo della pesca professionale e dell’acquacoltura. I beneficiari dei contributi (questi ultimi pari a 246 mila 955 euro) sono le imprese di pesca e acquacoltura in forma singola o associata, le organizzazioni di produttori e le reti di impresa del settore con sede operativa in regione.
Altri 148 mila euro invece potranno essere utilizzati per la realizzazione di attività di vendita diretta e somministrazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura locale sia freschi che trasformati. I fondi potranno essere utilizzati per la manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione ma anche per la valorizzazione delle produzioni locali con l’utilizzo di almeno l’80 per cento di materiale proveniente dall’attività degli operatori della pesca e acquacoltura regionale. Beneficiarie saranno le imprese di pesca e acquacoltura marina e salmastra in forma singola o associata, le cooperative del settore ittico, le organizzazioni di produttori e le reti di impresa che operano in regione.
L’ultimo bando ha invece a che fare con la concessione di contributi in conto capitale per il trasferimento di conoscenze e competenze attraverso la cooperazione tra esperti scientifici, pescatori ed acquacoltori o le associazioni di settore. L’obiettivo è quello di indirizzare la raccolta e la gestione di dati, studi, progetti pilota, seminari e buone pratiche sugli effettivi bisogni del settore e dei mercati di riferimento. Beneficiari dei 45 mila 500 euro sono gli organismi scientifici, tecnici o consorzi riconosciuti dall’Ue, le associazioni del settore della pesca professionale o dell’acquacoltura che operano in collaborazione con un organismo scientifico dell’Unione.
“Quelle che abbiamo approvato con i quattro bandi – commenta l’assessore Zannier – sono misure molto diversificate tra loro che ci consentono di dare attuazione ai bandi di competenza della Regione a valere sul Feamp. La nostra idea è che le risorse messe a disposizione del comparto debbano arrivare il prima possibile ai beneficiari, affinchè vengano realizzate le opere previste, portando così ad un immediato miglioramento della situazione nel settore della pesca e dell’acquacoltura regionale”. ARC/AL/dfd