Genova-Il 2 aprile a Genova presso il Museo del mare si è tenuto l’evento organizzato dal Gruppo Giovani Armatori di Confitarma per approfondire le tematiche legate alla prossima entrata in vigore della normativa IMO che prevede dal 1° gennaio 2020 l’utilizzo di combustibili per uso marittimo con un tenore massimo di zolfo dello 0,5%.
Dopo i saluti di Nicoletta Viziano, Direttrice del Museo del Mare, Filippo Gavarone ha introdotto i lavori della giornata, iniziata con il welcome speech di Mario Mattioli, presidente Confitarma, che dopo essersi complimentato con il Gruppo Giovani Armatori per il lavoro svolto, ha ricordato l’impegno dell’industria armatoriale per la salvaguardia dell’ambiente ed ha sottolineato che, con le nuove normative IMO “il trasporto marittimo farà un ulteriore passo in avanti per restare la modalità di trasporto più eco‐compatibile”.
L’Am. Isp. Nicola Carlone, Direttore marittimo della Liguria e Comandante del porto di Genova, ha ricordato che la sfida del 2020 coinvolgerà non solo gli armatori ma anche l’Amministrazione e porterà indubbi benefici per l’ambiente e la collettività.
Esben Poulsson, Presidente ICS, prima di moderare gli interventi e le domande dalla platea, nella sua relazione introduttiva, ha ricordato che oltre alla scadenza del prossimo 1° gennaio 2020 lo shipping deve fronteggiare anche la sfida della Ballast Water Management Convention nonché gli ambiziosi traguardi di lungo periodo in materia di emissioni da qui fino al 2050.
Grant Hunter, Capo del Dipartimento Contracts & Clauses di BIMCO, ha illustrato gli aspetti legati alla contrattualistica che BIMCO ha sviluppato in merito alla normativa low sulphur fuel, incluso il periodo di transizione, nell’ambito dei contratti time charter.
Filippo Gavarone ha spiegato che per conformarsi alla nuova scadenza Crystal Pool ha già iniziato a predisporre il piano di implementazione collaborando anche i noleggiatori e trovando molto utili le indicazioni di BIMCO e ICS.
Guido Cardullo, della Fratelli Cosulich società di bunker trading, dopo aver passato in rassegna i principali porti del mondo valutandone la disponibilità di low sulphur fuel, ha affermato che il combustibile con tenore di zolfo 0,5% sarà disponibile nei principali porti del mondo. Le criticità sono legate alle quantità disponibili ed alle caratteristiche del nuovo fuel, che non saranno le stesse ovunque. Per quanto riguarda il combustibile con tenore di zolfo a 3.5%, che comunque sarà utilizzato dalle navi con scrubber, per il 5/10% della domanda potrebbe esserci un problema legato alla disponibilità e alla logistica, mentre è probabile che il suo prezzo diminuisca.
Secondo Gustavo Cosulich, di Lab Cosulich Consultants, il problema principale è legato alla qualità del prodotto nei porti meno importanti. L’armatore dovrà pianificare con largo anticipo dove approvvigionarsi per evitare sorprese nelle forniture. Particolare attenzione andrà altresì posta nella modalità di prelievo dei campioni ufficiali che verranno utilizzati per verificare le caratteristiche del bunker. È evidente che i primi due anni di applicazione del nuovo limite dello 0,5% saranno di assestamento e non mancheranno contestazioni.
Pietro Profumo, IPLOM, ha affermato che i produttori sono pronti: le raffinerie hanno effettuato gli investimenti necessari scegliendo fra i diversi processi produttivi utilizzabili per produrre low sulphur fuel. Uno di questi potrebbe accrescere la domanda di importazione di “sweet crude oil” da parte delle raffinerie.
Enrico Paglia, di Banchero Costa, ha ricordato che già si sta registrando un aumento dei prezzi del bunker legato alla prossima entrata in vigore delle nuove regolamentazioni. Per questo, si prevede da un lato un rallentamento della velocità delle navi per risparmiare sui costi del bunker e, dall’altro, una leggera ripresa dei noli anche grazie ad una ripresa delle demolizioni prevista per il 2019 e 2020 delle navi più datate per le quali i maggiori consumi e i costi per l’adeguamento alla Ballast Water Convention non saranno convenienti.
All’evento era presente anche l’Associazione Porto dei Piccoli per promuovere iniziative benefiche a favore dei bambini bisognosi di assistenza negli ospedali genovesi.