TRIESTE – Fincantieri ha firmato un protocollo di collaborazione con la Regione Liguria e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil volto a realizzare una serie di iniziative finalizzate a favorire i processi di collocazione lavorativa, stimolare l’occupazione locale, soprattutto quella giovanile, contribuendo così allo sviluppo socio-economico del territorio regionale.
La firma è avvenuta oggi presso la sede della Regione Liguria tra Giuseppe Bono, Amministratore delegato del gruppo cantieristico, Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, e i Segretari regionali delle tre sigle sindacali, Federico Vesigna (Cgil), Luca Maestripieri (Cisl) e Mario Ghini (Uil).
Azienda, regione e sindacati opereranno in stretta collaborazione nelle materie di mutuo interesse al fine di: potenziare l’attività di informazione e comunicazione sulle iniziative e sulle opportunità occupazionali, sia nei confronti dei lavoratori che nei confronti delle imprese che operano nell’indotto cantieristico, in particolare di quelle dei siti produttivi di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano; accrescere le opportunità di impiego e favorire processi di ingresso nel mondo del lavoro, in particolare per i più giovani; individuare le modalità più efficaci e opportune per ottemperare agli obblighi previsti dalle leggi speciali a favore delle categorie di lavoratori più fragili; favorire il migliore raccordo possibile tra fabbisogni formativi e offerta e lo sviluppo di percorsi di istruzione e formazione professionali coerenti con gli ambiti settoriali fortemente connessi al sistema produttivo; promuovere la qualità dell’occupazione offrendo uno specifico servizio alle comunità locali e tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro in continua evoluzione.
Nello specifico, la collaborazione prevederà, tra le altre attività, l’apertura di uno sportello del Centro per l’impiego presso i siti produttivi di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano, la promozione di tirocini presso l’azienda e le imprese dell’indotto, nonché iniziative di orientamento. Al fine di assicurare l’efficacia degli interventi previsti dal protocollo, sarà istituito un gruppo di lavoro paritetico composto dai rappresentanti delle parti firmatarie e aperto, ove ritenuto necessario, a soggetti del mondo della formazione, della scuola, delle università e dei poli tecnico-professionali della regione.
L’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha dichiarato: “La Liguria è una delle aree dove siamo maggiormente presenti, costituendo senza dubbio la prima industria della regione, proprio per questo motivo l’iniziativa avviata oggi rappresenta un punto di partenza importante per le istituzioni locali, il sindacato e l’azienda. Dobbiamo collaborare per raggiungere l’obiettivo condiviso di un’occupazione stabile, regolare e qualificata, vero e proprio fattore di crescita delle comunità e dei territori. Lo scenario competitivo in cui quotidianamente operiamo, infatti, impone adeguate competenze specifiche e una sempre più stretta sintonia nel mondo del lavoro fra domanda e offerta, e l’intesa raggiunta oggi va nella direzione di riconoscere tali necessità”.
“L’accordo firmato oggi – ha detto il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – è frutto di una strategia costruita in più di un anno di confronto con l’azienda ed è tra i primi in Italia: in un momento in cui tutti fanno troppe parole la Liguria è già passata ai fatti. A questo si aggiungono le prospettive sul ribaltamento a mare che deve proseguire speditamente, ma anche allargare i suoi obiettivi originari. Dopo tanti anni in cui la presenza di Fincantieri è stata a volte messa addirittura in dubbio sul territorio, oggi, con questa firma, si conferma e si consolida, e credo che aumenterà per importanza nei mesi e negli anni a venire.
Siamo convinti che un tavolo di coordinamento tra azienda, Regione e sindacati possa non soltanto creare occasioni concrete di lavoro per molti liguri, ma anche aiutare a definire un metodo di collaborazione che potrebbe essere applicato anche in altre situazioni: l’apertura di sportelli per l’impiego all’interno dei cantieri e quindi un vaglio congiunto insieme al management di quell’azienda dei curricula, l’individuazione delle figure professionali più utili a creare occupazione, un piano importante di formazione per dare a quell’azienda in espansione le professionalità di cui ha bisogno all’interno dei suoi cantieri, occupando giovani e meno giovani del nostro territorio”.