750 espositori internazionali con una crescita importante di espositori finlandesi,francesi,inglesi,polacchi e olandesi.1700 le imbarcazioni esposte con 450 cantieri, distributori e importatori .Un segmento vela che occupa due interi padiglioni con 150 espositori. Il Boot di Duesseldorf si posiziona, dunque, come il più importante appuntamento fieristico di settore del centro Europa.
In questo contesto la portualità turistica italiana brilla per la qualità dei servizi offerti, per le numerose nuove realizzazioni e per i cospicui investimenti che, malgrado la crisi, fanno delle nostre marine dei veri e propri “salotti galleggianti” .che sanno esprimere tutto l’appeal di quell’inimitabile “glamour” dell’italian life sempre più apprezzato dai popoli d’oltralpe.
“Dai moltissimi contatti avuti al Salone emerge che il mercato tedesco si è reso conto dell’esplosione di nuovi porti turistici lungo le coste italiane e del fatto che anche in virtù di questa nuova,ampia offerta , le tariffe dei servizi sono bloccate fin dal 2008 con l’inizio della crisi e , in molti casi, si sono rese più attrattive da iniziative e proposte mirate e legate al lancio di tutte le nuove imprese portuali turistiche che si affacciano sul mercato – spiega il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio -. Inoltre il pubblico tedesco è stato colpito dall’intensificarsi di redazionali e promozioni che hanno affollato la stampa tedesca grazie ad una politica di internazionalizzazione dei singoli porti di cui Assomarinas(n.d.r. associata a UCINA Confindustria Nautica e a Federturismo) ne è stata in più occasioni il coordinatore”.
Un pubblico sempre più consapevole, dunque, anche della raggiungibilità dei porti , in particolare nel mezzogiorno d’Italia, grazie al low cost e all’attivazione e al potenziamento di aeroporti minori come Comiso, Trapani e Brindisi.
Questo tipo di diffusa consapevolezza ha consentito al Marina di Ragusa, in Sicilia, di registrare ben l’80% di clientela internazionale e a Marina di Stabia,a Napoli , solo per citarne alcuni, di poter registrare ben 864 transiti di imbarcazioni fino a 100 m.(n.d.r. come Indian Express, Aleandra (48 m.) , Altair (60m.) Ace (85m.) e la vendita di oltre 2 milioni di litri di carburante (+ 30%).
Numeri e comunicazioni queste che sono state illustrate alla stampa internazionale con slides e filmati nel corso dell’annuale conferenza stampa organizzata nel prestigioso Congress Hall della Fiera da Assomarinas ,in collaborazione con la tedesca ADAC , dalla quale, dopo le presentazioni dei porti di Marina di Loano, Marina di Cecina, Marina di Brindisi,Porto San Foca, Porto di Leuca, Trieste Yacht Berths, Marina degli Argonauti (n.d.r. che proprio quest’anno ha conquistato il prestigioso riconoscimento internazionale delle “Five gold Anchor” n.d.r.), Castellamare di Stabia, Marina di Ragusa, Marina Vento di Venezia e Cala Ponte Marina è emerso non solo il rafforzamento del rapporto tra le due associazioni ma, soprattutto, la nuova metodologia di promozione delle strutture come è stato con la presentazione, in forma di catena imprenditoriale, da parte del porto turistico di Leuca, Porto San Foca e Marina di Brindisi o, come nel caso di Trieste Yacht Berths che unifica a livello urbano l’offerta tariffaria di tre porti del Golfo di Trieste, Marina San Giusto, Porto San Rocco e Trieste TTP (Trieste Terminal Passeggeri).
”La novità di TYB – ha affermato il direttore di Porto San Rocco Roberto Sponza – è la scelta di tre soggetti fino a ieri concorrenti di creare massa critica e sviluppare azioni di co-marketing al fine di accendere i riflettori sulla nostra provincia, iniziando dall’uniformare le tariffe di ormeggio e dalla partecipazione congiunta agli appuntamenti fieristici più importanti”. Iniziativa questa condivisa anche da altri imprenditori dei porti di Puglia e Basilicata e valorizzata dalla dichiarazione del neoeletto presidente dell’ADAC Kurt Heinen da noi intervistato:“Le più ricche regioni della parte più meridionale della Germania guardano con crescente interesse ai porti turistici italiani che tuttavia dovrebbero predisporre particolari pacchetti “all inclusive” per i giovani e l’organizzazione di eventi anche non strettamente nautici anche in partnership con l’ADAC (n.d.r. 19 milioni di iscritti dei quali il 12% armatori che frequentano marine italiane) ,integrando sempre più il porto al territorio. Questa – conclude il presidente – potrebbe essere una potente leva per generare nuova clientela nautica tedesca nei porti italiani”.
“Il Boot di Dusseldorf – dichiara il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – ci ha confermato la necessità di proseguire nell’internazionalizzazione della comunicazione che abbiamo annunciato nel corso della conferenza stampa anticipando la presenza di Assomarinas al MIBS di Mosca e l’importantissima Conferenza dell’ICOMIA , appuntamento di livello mondiale che si terrà dal 2 al 4 giugno di quest’anno ad Istambul per fare il punto sullo stato di salute del settore”.