Per la portualità turistica italiana il BOOT di Düsseldorf, la grande kermesse nautica del centro Europa, 18-26 gennaio 2014 (1.600 espositori su 220.000 mq., 50 Paesi, oltre 226 visitatori nello scorso anno n.d.r.), rappresenta una presenza obbligata non solo per l’internazionalizzazione delle strutture ma anche per fidelizzare il mercato turistico – diportistico d’oltralpe, in transito o stanziale nei porti della nostra Penisola.
E’ questo l’obiettivo di Assomarinas, l’Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a UCINA Confindustria Nautica e a Federturismo, che, col proprio stand collettivo in rappresentanza di una novantina di porti associati, anche per arginare la crisi che ha colpito il settore, “esporterà” l’immagine e l’operatività delle tante eccellenze che queste strutture rappresentano, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia passando per Sicilia e Sardegna, costituendo, di fatto, un unico, circumnavigabile network attrezzato con punti di assistenza di livello europeo dislocati a poche miglia l’uno dall’altro.
Dunque, a qualche settimana dal Salone Nautico Internazionale di Duesseldorf, Assomarinas ha confezionato un “allettante update” della portualità turistica italiana con particolare attenzione ai cospicui investimenti dei marina per ospitare imbarcazioni di sempre maggiore stazza fino ai superyacht di oltre 24 metri: “Oltre a presentare lo stato dell’arte e le grandi potenzialità delle nostre strutture, lanceremo un pressante invito a riormeggiare nei nostri marina – anticipa il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – poichè, conti alla mano, la portualità turistica di casa nostra risulta essere più competitiva in termini di costi e di qualità di servizi rispetto a tanti altri porti mediterranei anche grazie alle nuove strutture di recente inaugurate come Marina d’Arechi a Salerno, Marina del Gargano a Manfredonia, Marina di Pisa, per circa 2000 nuovi ormeggi e quelle, in fase di imminente completamento, di Marina di Polignano a Mare (Cala Ponte) o del Porto Turistico di Cecina, per ulteriori 1000 posti barca, per non parlare di altri, in via di realizzazione, come il porto Mediceo di Azimut – Benetti, ma solo per citarne alcune”.
Un rilucente ed attrezzato network oggi ancor più raggiungibile dalla clientela straniera grazie anche alla presenza di numerose compagnie low cost che scalano regolarmente gli aeroporti presenti in tutte le regioni marittime del Paese, da quello di Genova a quello di Pisa, da quello di Roma al sistema Napoli-Salerno, ai siciliani di Palermo, Catania e Comiso, al sistema degli aeroporti di Puglia di Bari e Brindisi, a quello di Ancona e Rimini fino al terzo gate intercontinentale di Venezia e fino a Ronchi dei Legionari in Friuli Venezia Giulia.
“La stabile situazione politica tedesca e l’attivo commerciale della Germania con l’Italia che rappresenta uno dei principali subfornitori agevolano anche il turismo nautico germanico che ha oggi la possibilità di scegliere tra un numero sempre maggiore di porti italiani a condizioni certamente più competitive che in passato. Tutto ciò agevolato anche dall’offerta di ormeggio non più penalizzato dalle tanto vituperate “liste d’attesa”. Grazie anche agli ultimi provvedimenti legislativi che agevolano la ripresa del comparto –conclude il presidente di Assomarinas – la bandiera italiana che sovrasta il nostro stand sarà di sicuro richiamo per i tanti diportisti che frequentano il Salone e sempre più spesso i nostri porti”.