Lo sport allo Snim 2013

Il salone nautico di Puglia 2013, situato presso il piazzale Lenio Flacco, è stato caratterizzato da una forte presenza di stand relativi a sport acquatici: il kitesurf è stato rappresentato al meglio dal “Kitevivo Surf Community”. Questo sport acquatico, di recente invenzione, tanto in voga al momento, nasce come variante del Surf e consiste nel farsi trascinare da un aquilone (“” in inglese ) che usa la potenza del vento come propulsore.

Viene manovrato attraverso una sbarra di controllo, il “boma” , che è collegata tramite quattro o cinque fili all’aquilone. Molto spesso sul litorale brindisino, quando la tramontana batte con insistenza, i temerari del kitesurf popolano le spiagge, e nell’acqua compiono spettacolari evoluzioni. Il “Kitevivo Surf Community” ha organizzato la promozione del libro “kitesurfing volare tra le onde”, di Lucilla Aglioti.

Drop Surf Shop ha organizzato invece simulazioni da terra di come si affronti un onda e sulla tecnica per rimanere in piedi. Numerose scolaresche incuriosite hanno infatti provato con l’aiuto degli istruttori a rimanere in equilibrio sulla tavola. D’estate, quando le onde diventano troppo alte per i bagnanti, tanti surfisti vanno in mare con la propria tavola, in cerca dell’onda perfetta. Il surf è lo sport nautico più affascinante che ha da sempre attirato l’attenzione della filmografia americana. Film come Point-break , Un mercoledì da leoni e Soul surfer, hanno segnato generazioni di surfisti.

La lega navale italiana ha portato nel suo stand tutta l’esperienza e professionalità nel campo della vela e del canottaggio posizionando all’esterno del padiglione un laser su di un macchinario capace di replicare orzate e strambate. Molti ragazzi hanno voluto provare cosa significa iniziare a padroneggiare con lo stick e la scotta e con interesse hanno ascoltato cosa significa andare di bolina. La lega ha poi premiato i ragazzi impegnati nelle gare di canottaggio. Lo sport nautico per eccellenza fa riscoprire sempre la passione del mare.
La subacquea ha apportato un notevole contributo alla rassegna dedicata agli sport acquatici e numerosi erano gli stand a tema.

Il team di Aquademia Dive Center ha spiegato come si effettua un immersione e ha mostrato a tanti curiosi il funzionamento dell’erogatore, del gav, della bombola. Sono poi stati mostrati una serie di filmati realizzati dal team nel corso della lunga esperienza sia nei fondali brindisini ed italiani che esteri. Le immagini che scorrevano erano incentrate soprattutto sulle bellezze subacque brindisine, ma si potevano cogliere anche quelle realizzate a Sharm el Sheik con i colori sgargianti delle specie tipiche del posto. Nei video venivano proiettati anche tante ricerche su relitti: maestose navi che per incidenti adesso fanno parte del fondale marino, e che oggi sono diventati casa per numerosi pesci.

La subacquea ha avuto anche una rappresentanza sia barese con la società “Prosub Bari Asd”, che leccese con la “Costa del Sud Scuba Diving” di Santa Caterina di Nardò. Vi è stata la partecipazione, con un proprio stand, del DAN Europe il quale ha anche organizzato un seminario nella giornata di giovedì dal titolo “La ricerca partecipata e il ruolo primario del subacqueo”. All’interno di questa conferenza, resa appassionante dal relatore, si sono analizzate tutte le ultime ricerche in materia di sicurezza del subacqueo. Tutti i subacquei possono sul loro sito internet inviare i dati delle loro immersioni registrati dai computer subacquei. In tal modo si allarga la base statistica per la prevenzione e conoscenza degli incidenti subacquei, avendo la possibilità di analizzare anche le ultime ricerche sulla tempistica di risalita in acqua e sul tempo che intercorre tra le immersioni e la possibilità di affrontare con sicurezza un volo areo.

Ricordiamo che oggi le immersioni ricreative sono tra gli sport più sicuri, infatti nelle tabelle delle agenzie di formazione subacquea le immersioni risultano essere più sicure anche di uno sport come il bowling.

Gli sport acquatici da molti sono considerati solo come un rilassante passatempo, ma non è solo questo. Tali sport rivestono una percentuale importante della nautica da diporto ben conosciuta dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE). Nell’ultimo parere a tema si evidenziava il ruolo che assumono gli sport acquatici nella formazione del ragazzi i quali possono apprendere il rispetto della natura, la valorizzazione del lavoro in comune e la responsabilità. E’ possibile anche una attività sportiva divertente a costi contenuti. Le comunità e gli istruttori che promuovono questi sport svolgono anche un volano economico per il territorio. Infatti spiagge, diving, marine e porticcioli ben attrezzati ricevono gli sportivi del mare, favorendo un circolo economico positivo.

 

Giampiero