Il fatturato dell’industria nautica nel 2012 si attestera’ tra i 2,5 e i 2,8 miliardi di euro, contro i 3,4 miliardi del 2011, per una calo che va da un minimo del 15% a un massimo del 25%. La previsione e’ contenuta nell’analisi ”La Nautica in cifre”, presentata oggi al Salone di Genova, che fotografa la situazione del comparto.
”E’ una forbice molto aperta – ha detto il presidente di Ucina Francesco Albertoni – dovuta all’incognita esportazioni, che rappresentano l’85% del fatturato globale. Ci auguriamo che entro la fine dell’anno arrivino dai mercati esteri risposte positive dopo la partecipazione ai Saloni nautici autunnali”. Nel 2011 si e’ registrata una forte ripresa dell’export (+19%) a fronte della continua discesa del mercato italiano. ”A livello di ordini – ha spiegato Stefano Pagani dell’ufficio studi Ucina – l’Italia rappresenta quasi il 50% del mercato dei super yacht, quelli oltre i 24 metri di lunghezza.
In Italia abbiamo una forte eccellenza in questo segmento e i primi tre player mondiali sono italiani”. Ma a stare male sono i piccoli cantieri, le piccole medie aziende che costituiscono la maggioranza dell’industria nautica italiana. ”Se non hanno la forza economica e finanziaria di internazionalizzarsi, di esportare, rimangono impantanate in un mercato che non esiste più” ha concluso.