900 gli espositori presenti, oltre 1.400 le barche esposte su una superficie di oltre 200mila mq fra quattro padiglioni, ampie aree all’aperto e due marine attrezzate in un layout rinnovato. Sabato 6 la cerimonia di inaugurazione, alla presenza del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia. Per la prima volta gli imprenditori della nautica presenti al Salone Nautico Internazionale di Genova non parteciperanno alla cerimonia per esprimere lo stato di profonda prostrazione del comparto che vede il mercato nazionale sostanzialmente azzerato e la perdita di 20.000 posti di lavoro.
Gli industriali presenti invece alla successiva assemblea pubblica “La nautica e il governo” prevista al posto dei tradizionali discorsi inaugurali e incentrata sui temi dello sviluppo. “Stella Maris”, 72 metri di Viareggio Superyacht, sarà la regina del Salone. Con GenovaInblu e la città si apre ai visitatori del Salone.
E’ stata presentata oggi presso la sede della Camera di Commercio di Genova la cinquantaduesima edizione del Salone Nautico Internazionale, in programma alla Fiera di Genova da sabato 6 a domenica 14 ottobre.
Gli espositori presenti saranno 900, numero che supera le previsioni di quest’estate, a conferma della grande volontà delle imprese della nautica. Le barche esposte saranno oltre 1.400 su una superficie complessiva di esposizione è di 200 mila metri quadrati.
Il Salone di Genova conferma la sua posizione di evento di riferimento per la nautica internazionale, pur in un quadro economico profondamente diverso da quello di qualche anno fa, specie per quanto riguarda il mercato italiano ed europeo.
Per le aziende, italiane e straniere, duramente impegnate nel mantenimento dei propri livelli di produzione e occupazionali e sempre più rivolte alla conquista di nuovi mercati, specie esteri, la manifestazione genovese vuole riconfermarsi quale piattaforma efficace per la presentazione di novità e per il rafforzamento del rapporto con operatori e pubblico.
Fortissimo l’impegno degli organizzatori per riaccendere la passione per il mare: con molte occasioni di sport, mostre retrospettive e iniziative tematiche legate al design e alla progettazione.
La presidente di Fiera di Genova Spa Sara Armella individua il filo conduttore del prodotto fieristico 2012: “Credo che questa edizione segni un vero e proprio cambio di passo. Abbiamo lavorato molto, sia per rispondere al meglio alle richieste che ci son venute dagli espositori che per arricchire e migliorare l’offerta per i visitatori. Ai primi abbiamo dedicato servizi ad hoc indirizzati soprattutto a una maggiore apertura verso i mercati esteri, lavorando in partnership con Liguria International anche in occasione delle presentazioni fatte a Mosca e Dubai a luglio e a settembre. Un focus particolare è dedicato quest’anno alla ricerca, all’innovazione e al design con la collaborazione dell’Università di Genova e della Florida International University. Per i visitatori invece gli sforzi sono stati indirizzati soprattutto a diffondere e promuovere quella ‘cultura del mare’ di cui siamo alfieri come organizzatori della manifestazione regina del settore. Da qui siamo partiti per iniziative nuove rivolte soprattutto ai ragazzi e agli studenti collaborando con il Progetto Giovani della Fondazione Carige”.
“La passione per questo lavoro e per il nostro ruolo di collegamento tra imprese, pubblico e territorio ci spinge a continuare con sempre maggiore determinazione nel percorso di innovazione che abbiamo intrapreso per essere sempre di più al servizio del sistema produttivo”, conclude Armella.
“I dettagli dei numeri saranno resi noti in occasione della presentazione della Nautica in Cifre, ma è noto lo stato del comparto” – spiega il presidente di Ucina Confindustria Nautica, Anton Francesco Albertoni – “abbiamo un export che tiene, a fronte di un mercato nazionale crollato di oltre l’80%. Non è dunque la crisi economica che fa chiudere le nostre aziende, ma sono le storture tipiche del nostro Paese”.
“Per questo Salone abbiamo quindi lavorato su tre direzioni principali – internazionalizzazione, in linea con la grande vocazione all’export del nostro comparto, integrazione con il Made in Italy, alla ricerca di sempre più strette alleanze, e coinvolgimento di nuovi diportisti, che rappresenta uno dei primi scopi della nostra azione – tematiche che si intersecano con i compiti di rappresentanza e confronto con le istituzioni, l’analisi dei dati del comparto, i progetti di ricerca, il sostegno alla competitività e la comunicazione a sostegno delle aziende propri dell’Associazione. L’attività finalizzata a portare il maggior numero di imprese, anche le piccole, sui mercati esteri, è svolta con continuità da oltre quindici anni e tutto l’anno, insieme al MISE e ICE.
UCINA accompagna le aziende alle fiere di tutto il mondo selezionandole fra le più competitive per mercato e settori di riferimento. Sono stati gestiti nel 2012 ben 11 progetti di partecipazione. Ma non ci sono solo fiere. Sono state infatti attuate nuove iniziative volte a favorire l’insediamento nei mercati dei Paesi emergenti, con i Memoranda firmati in Brasile con lo Stato di Santa Caterina, di Amazonas e con Acobar, l’associazione dei cantieri della nautica da diporto. Nonché in Cina, con i Memoranda firmati con la Commerce Commission di Tianjin e con il DIIT della Provincia di Hainan. Con il supporto di Liguria International al Salone sono previsti infine oltre mille incontri B2B fra aziende e operatori professionali provenienti da Brasile, Russia, Turchia, Middle e Far East. Una delegazione dello Stato di Santa Caterina – uno dei più attivi del segmento che realizzerà nei prossimi anni nuovi porti e distretti navali – sarà a Genova guidata dal Segretario alle Infrastrutture Cobalchini a conferma degli importanti accordi stipulati tra Brasile, Italia e Ucina”.
“Il Genova in Blu, nato come fuori salone per completare l’offerta del Nautico e farlo dialogare con la città, si trasforma per il settore in uno strumento di alleanza sempre più strategico con le altre eccellenze del Made in Italy, moda, arredo e design. Devo per questo ringraziare il presidente di Camera di commercio, Odone. Con le associazioni categoria, e in particolare con Federlegno Arredo, intanto sempre più stiamo sviluppando progetti comuni per presentarci sui mercati esteri”.
“Abbiamo poi lavorato sul nostro progetto Navigar m’è dolce, giunto all’ottavo anno, rafforzando la collaborazione con FIV e le altre federazioni degli sport d’acqua per continuare a diffondere la cultura del mare e avvicinare nuovi appassionati semplicemente facendogli provare un piacere nuovo, quello della barca”.
“Infine l’attività convegnistica del 52° Salone è principalmente orientata a questa concretezza di agire e vuole essere un Forum, un laboratorio di idee, per offrire agli operatori informazioni e stimoli sulle novità normative, la fiscalità, la comunicazione nel settore”.
“Da sempre per UCINA le manifestazioni fieristiche non sono, infatti, prodotti per fare business, ma strumenti per supportare il business delle aziende. Ogni azione dell’associazione, mai come in questo difficilissimo anno, è stata ed è rivolta a sostenerle, consapevoli come siamo che questo Salone si svolge grazie ai loro sforzi e che molte di loro – a queste condizioni – l’anno prossimo non potranno esserci più. Ma, come abbiamo scritto ieri al premier Monti, troviamo inconcepibile che un vanto del Made in Italy, quinta voce dell’export nazionale, abbia visto crollare il mercato nazionale e perdere 20.000 posti di lavoro nell’indifferenza della politica e nell’immobilismo delle istituzioni. Per questo l’industria nautica quest’anno non parteciperà al cerimoniale e si ritirerà dal rito dell’alza bandiera. Dato il contesto, la sfilata delle motovedette di ben sette diversi corpi dello Stato, il corteo delle auto blu, il codazzo al seguito del ministro, sarebbero quest’anno veramente fuor di luogo e non accettate. I nostri soci usciranno dai loro stand al passaggio del corteo a rappresentare simbolicamente il vuoto che sta davanti a noi”.
“Accoglieremo invece il rappresentante del governo, incontrandolo all’assemblea pubblica che non a caso è stata prevista al posto dei tradizionali discorsi inaugurali, per un confronto dal quale ci aspettiamo una presa di coscienza di cosa la nautica rappresenti per il paese, per questa regione e per Genova. La posta in gioco – duplice – è infatti quella di mantenere vitali questo comparto e questo Salone”.