Il 57% dei votanti al referendum per il piano della cassa integrazione al porto di Gioia Tauro ha detto si. È passata dunque la proposta elaborata al termine di una trattativa serrata tra Cgil, Cisl, Uil e Ugl con il terminalista Mct.
Quasi 850 lavoratori hanno espresso il loro parere nelle operazioni di voto che si sono svolte ieri in quattro turni. L’accordo verrà ratificato oggi alla Regione Calabria, al tavolo convocato a Catanzaro dalla vicepresidente della giunta Antonella Stasi.
L’accordo prevede aspetti tecnici della cassa integrazione, che sarà a rotazione per i lavoratori, e una parte istituzionale che, partendo dall’Apq siglato dalla Regione Calabria con la previsione di interventi infrastrutturali che migliorano la logistica, vadano nella direzione del rilancio del porto di Gioia Tauro, nel rispetto degli impegni assunti in sede di confronto nazionale.
Entro settembre sarà riconvocato il tavolo interministeriale, ricordano i sindacati, soddisfatti per l’esito del referendum. «C’è stata un’adesione molto alta. Abbiamo scongiurato – commenta Antonino Calogero della Cgil Piana – un tentativo della riduzione dei diritti inizialmente previsto nella prima parte della trattativa. Ora aspettiamo il rispetto degli impegni assunti per il rilancio di Gioia Tauro».
Salvatore Carruezzo