Nauticsud: ad aprile 2012 la prossima edizione

Nauticsud, la prima fiera del pronto barca con la possibilità di effettuare le prove in mare, esclusiva prerogativa del salone nautico promosso dall’associazione di categoria dei diportisti, non ha dubbi e per la prossima edizione ripropone la formula vincente già collaudata in passato, realizzando la manifestazione con un clima più favorevole e concentrando  la maggior parte a mare. “Sole e all’ombra del Vesuvio sono le leve strategiche su cui Nauticsud deve puntare” ha dichiarato con piglio deciso Cataldo Aprea, patron di Aprea Mare prestigioso brand campano ritornato nelle mani di famiglia dopo un’esperienza nel Gruppo Ferretti. Sulla stessa lunghezza d’onda gli organizzatori, che concepiscono il salone nautico nell’ottica dei diportisti quale è Nauticsud e quindi ritenendolo imprescindibile da un clima festivaliero. Ben venga il ritorno nel mite mese di aprile con più spazio per le prove a mare, del resto se la manifestazione ha retto nonostante la forte crisi, che ha visto defezioni eccellenti con cantieri momentaneamente spariti dal mercato perché con i libri in tribunale o in procinto di farlo, questo si deve alla forte tradizione e vocazione territoriale di Nauticsud che oltre ad essere un momento di promozione delle Attività Produttive, è ancor prima un forte attrattore turistico come ha avuto modo di convenire persino il Presidente dell’ Italiano per il Turismo, , in visita all’esposizione dove ha apprezzato anche i progetti della portualità turistica. Turismo, concetto sul quale Lino Ferrara punta con decisione raccogliendo unanimi consensi, mentre unica voce fuori dal coro risulta quella dell’ al Turismo che invece punta sul turismo dei boschi. Turismo nautico, invece, fortunatamente condiviso dai colleghi di giunta e dal Presidente Caldoro testimoniato proprio durante il taglio del nastro al nella giornata . Alla Mostra d’Oltremare rimarrebbero solo gli stand degli accessori e servizi, ma anche il folto calendario convegnistico che vede Nauticsud sempre schierato in prima linea per il rilancio dell’intero water front collegato a tutto il retroterra urbano, affinché il mare risulti una porta e non una barriera per la città.