Non solo esposizione al Nauticsud, il salone internazionale della nautica da diporto in svolgimento a Napoli sino a domenica 20 marzo nella doppia sede espositiva della Mostra d’Oltremare ed a mare al Marina di Mergellina. Con un vero e proprio brainstorming, organizzato dal direttore della rivista Barche, Franco Michienzi in collaborazione con l’Unione Armatori da Diporto, si è svolto il convegno-confronto dal titolo “Forma e funzione, quali strade per il futuro” alla Mostra d’Oltremare. “Per la prima volta siamo riusciti a riunire i più famosi architetti ed ingegneri navali per parlare liberamente di quelle che sarebbero le rispettive linee di progettazione di una barca – dichiara Michienzi, che prosegue – i progettisti la maggior parte delle volte sono vincolati alle esigenze e richieste dei propri clienti, ma rappresentano senz’altro una categoria che può raccontare le tendenze e le esigenze attuali”. Un confronto per affrontare il tema della funzione delle imbarcazioni che, coniugata alla forma e all’aspetto estetico, permetta di creare barche sempre più belle ed efficienti.: “Non esistono barche belle che non siano anche efficienti e funzionali – afferma Brunello Acampora, fondatore della Flexitab, costola dello studio Victory Design, e progettista di “Italian Lobster Style”, successo mondiale delle famose Mochi Dolphin – d’altronde i cantieri italiani sono tra i più importanti e ricercati del mondo e quelli della Campania riescono ad esprimere il meglio di tutti gli stili dall’Africa all’Europa”. Massimo Gregori Grgič, titolare della Yankee Delta, si occupa della progettazione in ogni sua fase di yacht a motore e a vela che vanta una clientela mondiale. “Il risparmio energetico impone un’esigenza: avere una coscienza ecologica nella progettazione con imbarcazioni a basso impatto ambientale e consumo, ma soprattutto a ridotti costi di esercizio. Lo si può ottenere attraverso con una vendita sempre maggiore di barche dislocanti e semi dislocanti che producono bassi consumi. L’importante è la comodità, la velocità non è più una necessità primaria”. Elena Lenzi, architetto e yacht designer, progettista di yacht a vela e a motore sopra e sotto i quaranta piedi, è uno dei fondatori del Collegio Yacht Designers che sostiene: “In Nuova Zelanda la nautica ha un riscontro popolare, perché si vuole vivere il mare in tutte le sue forme naturali. Da noi il luogo comune che vede la nautica possibile solo per pochi eletti inficia lo sviluppo del settore”. Di particolarmente interesse l’intervento dell’architetto e designer Giovanni Zuccon – fondatore , della Zuccon International Project Srl, una società di progettazione di prodotti industriali per la nautica con una particolare attenzione al problema della “costruibilità dell’oggetto”. “L’evoluzione delle tecnologie condiziona anche il profilo ergonomico, funzionale e formale, degli standards prestazionali richiesti ai nuovi prodotti di design”.