Roma. Tre incontri su temi specifici per rilanciare il Piano Strategico. Il tema dell’attrazione degli investimenti esteri nell’ambito della ZES Unica per il Mezzogiorno è stato al centro del ‘primo tavolo’ tematico che si è tenuto presso la sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dalla Struttura di Missione ZES.
Il tavolo ha avuto l’obiettivo di aprire un confronto, tecnico e mirato, ai fini dell’elaborazione del Piano strategico, in particolare con riferimento alle azioni per attrarre investimenti esteri nel Mezzogiorno.
Dal confronto istituzionale è emersa la volontà di gettare le basi per future partnership per la promozione della ZES Unica.
Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di Confindustria, dell’Istituto Commercio Estero, di Unioncamere e Invitalia.
La costituzione di un’unica Zona Economica Speciale (ZES) per il Mezzogiorno raccoglie l’eredità del progetto avviato con le ZES regionali per continuare a edificare il rilancio del tessuto imprenditoriale nel Mezzogiorno, agendo direttamente su quelli che sono considerati tra i fattori più critici per le aziende che operano nel nostro Paese.
Il nuovo assetto di incentivi fscali e snellimenti burocratici potrà ora contare su un maggiore coordinamento e coesione nella gestione di tutti i fondi e strumenti previsti. Proprio in quest’ultimo aspetto risiede una sfida importante: saper trarre vantaggio da una strategia unitaria e al contempo valorizzare la specificità produttiva e industriale di ciascun territorio.
La rilevanza del capitale umano e della ricerca ai fini della promozione della ZES Unica per il Mezzogiorno è stata inoltre al centro del ‘secondo tavolo’ coordinato sempre dalla Struttura di Missione ZES.
Questo tavolo ha avuto l’obiettivo di riferimento per le azioni di miglioramento delle competenze e promuovere quelle iniziative di ricerca che possono facilitare l’insediamento di nuovi investimenti nel Mezzogiorno.
Nel corso del confronto istituzionale è stata confermata la visione unitaria della ZES Unica e l’esigenza di promuovere le reti e le partnership tra Università, Centri di Ricerca e mondo delle imprese.
Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti del Ministero dell’Università e della ricerca, del Ministero dell’Istruzione e del Merito, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), della Consulta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca (COPER), dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
La tematica delle infrastrutture, materiali e immateriali, è stata trattata nel confronto istituzionale relativo al ‘terzo tavolo’ tematico.
Durante tale confronto tecnico sono state affrontate diverse questioni relative alle infrastrutture, in fase di realizzazione o da realizzare, a sostegno dell’insediamento di nuovi investimenti.
Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Assoaeroporti, di Sogesid, di Invitalia, di RFI, di ANAS e delle Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale, dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, di Sardegna, del Mare di Sicilia orientale e occidentale, del Mare Adriatico meridionale e centrale, del Mare Ionio e dello Stretto.
Il presidente dell’AdSPMam, Prof Ugo Patroni Griffi, partecipando al tavolo anche in rappresentanza di Assoporti per le Zes, ha rappresentato l’importanza della Zes portuale quale strumento di sviluppo per l’intero territorio. Sperando in una chiusura rapida del Piano strategico della ZES, Patroni Griffi ha evidenziato alcune questioni relative ai settori da promuovere ed a quelli da rafforzare nelle Regioni del Mezzogiorno, soprattutto nell’ambito dell’economia circolare, dei combustibili alternativi e della capacità infrastrutturale dei porti nel sostenere una transizione ecologica (energetica, digitale,economica, occupazionale) che sta impegnando tutti i porti verso un’accelerazione della c.d. ‘decarbonizzazione’.
La Struttura ZES, infine, ha comunicato l’attivazione dello sportello Sud ZES che si arricchisce di una nuova funzionalità per consentire alle imprese di avere un aggiornamento sullo stato di avanzamento della loro richiesta. E’ infatti possibile monitorare lo stato di una pratica sul portale https://www.impresainungiorno.gov.it, tramite il pulsante “Vai alla Scrivania”: si accede alla cosiddetta MyPage, cioè alla propria pagina personale in cui, tra le altre cose, è possibile ottenere la lista di tutte le proprie pratiche inviate.