“Grazie all’attenzione del Governo verso il sistema ITS, stiamo superando quel corto circuito che fino a qualche anno fa generava diffidenza da parte delle imprese nei confronti della formazione finanziata con risorse pubbliche. Adesso le aziende cercano gli ITS perchè hanno bisogno di nuovo capitale umano formato su misura, ma anche di aggiornamento professionale per le risorse già in organico, soprattutto in questo momento molto delicato di transizione green e digitale”.
Lo ha detto Silvio Busico, presidente di Its Academy Mobilità e referente nazionale della Rete ITS Italy filiera Mobilità Sostenibile, intervenendo a LetExpo 2024 a Verona. L’evento è organizzato da Alis nei padiglioni di Veronafiere ed è riferimento per i principali player italiani ed internazionali del trasporto e della logistica sostenibili. Un’importante vetrina, occasione di incontro per gli Istituti Tecnologici Superiori, molti dei quali presenti negli oltre 1000 metri quadri di area espositiva dedicati agli ITS.
Quattro giorni di confronto e dibattito per ribadire gli elevati standard qualitativi e di occupabilità raggiunti. “Abbiamo avuto risultati eccezionali anche nel 2023 – ha proseguito Busico – come testimoniano i dati del monitoraggio Indire che fa salire all’86,4% la percentuale dei diplomati ITS”. Il segreto del successo risiede nella formula stessa degli Istituti Tecnologici Superiori. “Il cuore del sistema ITS – ha aggiunto il presidente Busico – sono le imprese con le quali ci confrontiamo sulle competenze di cui il sistema produttivo ha necessità. Non solo. Portiamo nei nostri percorsi formativi i manager delle aziende e in questo Alis, con il suo cluster di oltre 2000 imprese, offre un grande supporto”.
Busico ha ricordato “la sfida costituita dal Pnrr per gli ITS italiani. Siamo chiamati a raddoppiare gli iscritti nei prossimi due bienni per raggiungere i cugini europei, in particolare Germania, Francia e Spagna che però, va detto, sono partiti molti anni prima. Tutti gli ITS della Rete Mobilità Sostenibile si stanno muovendo per la pianificazione e la realizzazione di laboratori tecnologici e anche in questo caso abbiamo chiesto alle imprese di indicarci le competenze digitali necessarie. Come sistema nazionale ITS ci auguriamo che anche dopo il Pnrr ci si da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito un’attenzione particolare”.
Tra Alis e Rete ITS c’è una lunga e proficua collaborazione recentemente confluita in un protocollo d’intesa che sta dando ottimi risultati. “Raccogliamo i frutti di un lavoro quotidiano e appassionato dedicato ai ragazzi – ha sottolineato il coordinatore di Alis Academy, Nicolò Berghinz – Alis Academy unisce scuole, ITS, imprese per colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e per supportare le aziende nella ricerca delle competenze migliori. C’è grandissima attenzione al tema dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese e in questo il sistema ITS riveste un ruolo fondamentale; ci abbiamo creduto da subito ottenendo grandi risultati in termini di stage, placement e occupabilità”.
Its Academy Mobilità è operativo in Puglia con sedi a Taranto, Bari, Lecce e Brindisi ed ha preso parte a LetExpo 2024 con oltre 100 studenti e una delegazione di dirigenti, docenti e tutor. Its Academy Mobilità, si occupa di specializzazione tecnologica superiore, ma ha anche a cuore un tema fondamentale come quello della riqualificazione professionale. “Siamo l’unico ITS in Italia – ha detto Luigia Tocci, direttore di Its Academy Mobilità – ad aver vinto una progettualità importante denominata Human Learning, a valere sul fondo per la Repubblica Digitale incentrato sulla riqualificazione del personale a forte rischio di sostituibilità a seguito dell’introduzione di innovazioni tecnologiche”.
Uno dei punti di forza del sistema ITS è la flessibilità. “I nostri Istituti – ha sottolineato Guido Torrielli, presidente della Rete ITS Italy – hanno la possibilità ogni anno di trasformare il percorso formativo in modo completamente diverso dall’anno precedente. Questo ci permette di andare incontro ai fabbisogni delle imprese raggiungendo elevatissimi indici di occupabilità”.