Ordine di Malta deve adeguarsi a nuovo mondo

Conferenza Ambasciatori del Sovrano Militare Ordine di Malta

Si è aperta a Roma la (SMOM); Paolo Scaroni di Enel, ‘siamo messi male con le rinnovabili’

Roma. Oltre 100 ambasciatori del Sovrano Militare Ordine di Malta presenti presso la Villa Magistrale a Roma da stamane fino a sabato 27 per la Conferenza generale sullo stato dell’arte e le prospettive della diplomazia dell’Ordine di Malta.

E’ anche l’occasione per approfondire, con l’apporto di numerosi ed autorevoli ospiti, alcuni temi strategici per la secolare missione spirituale ed umanitaria dell’Ordine di Malta, condensati nel motto ‘Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum’, cioè ‘testimoniare la fede e servire i bisognosi’.

Il Gran Cancelliere Riccardo Paternó di Montecupo, prima dell’inizio dei lavori della Conferenza degli Ambasciatori del Sovrano ha dichiarato: “Noi abbiamo una tradizione di azione umanitaria di mille anni. Siamo un’entità che, essendo apolitica e non avendo una sua agenda, aiuta tutti, indipendentemente dalla religione e dall’origine. Siamo uno dei pochi soggetti al mondo che può parlare con tutti e trovare soluzioni. La diplomazia umanitaria consiste nel trovare mezzi per difendere i diritti umani, per aiutare le persone che hanno le maggiori difficoltà. E in questo momento e in questo mondo, persone così ce ne sono tante. Questa conferenza cade in un momento molto opportuno. Volendo entrare nel Terzo Millennio, l’Ordine di Malta deve attrezzarsi, ricordando sempre i suoi valori, ma adeguando il suo modo di agire alle esigenze che il mondo ogni volta ci presenta. È questa la sfida che dobbiamo affrontare”.

Paolo Scaroni, presidente di Enel, intervenendo stamane alla Conferenza dell’Ordine di Malta, ha dichiarato che nel campo delle rinnovabili l’Italia è messa male.

“Con le rinnovabili siamo messi male, ma potremmo essere messi molto bene nei prossimi anni, fino al 2030. Eolico e solare coprono solo il 3% dei consumi energetici al mondo, e non abbiamo mai bruciato così tanto carbone, gas e petrolio come nel 2023. Ma possiamo ancora farcela a raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni del 43% al 2030”.

“Il mondo ha investito 4 trilioni di dollari nelle rinnovabili – ha spiegato Scaroni -. Ma per arrivare gli obiettivi al 2030, dovremmo investire tre volte tanto quello che abbiamo investito finora. Tutto questo è fattibile. Realistico forse no, ma dobbiamo farlo”. “Abbiamo il vento e il sole – ha proseguito il presidente dell’Enel -, abbiamo le tecnologie (sempre più efficienti), abbiamo le materie prime, abbiamo la convenienza economica (le rinnovabili costano meno degli idrocarburi), abbiamo la motivazione politica (le rinnovabili sono nazionali, non dipendono da altri paesi). Abbiamo tutti gli ingredienti per raggiungere il risultato. Manca il senso di urgenza da parte di tutti, che ci dica che dobbiamo muoverci subito”.

Poi, a una domanda sul nucleare, Scaroni ha risposto “penso che con le tecnologie che abbiamo, l’obiettivo di zero emissioni sia impossibile senza il nucleare. Si stanno costruendo 54 reattori nel mondo. Solo gli italiani pensano che sia morto. La stessa IEA dice che il nucleare deve triplicare per arrivare al net zero. Ma le tecnologie si evolvono, chissa che cosa avremo nel 2035… a me piace tanto il solare dallo spazio”.

L’ultima giornata, quella di sabato, la Conferenza degli Ambasciatori si sposterà in Vaticano per l’udienza privata dal Santo Padre. I lavori riprenderanno poi alla Villa Magistrale con un’attenzione particolare rivolta ai temi della comunicazione, del contrasto ai falsi ordini e della gestione e razionalizzazione degli asset dell’Ordine di Malta.